Dino Bruniera
2016-08-23 10:38:56 UTC
OGNI LOCALITA’ DELLO SPAZIO IN ESPANSIONE, E’ IL RIFERIMENTO PRIVILEGIATO
PER L’EVENTUALE OGGETTO CELESTE CHE VI STESSE TRANSITANDO
Dimostrazione.
Dalle osservazioni risulta che lo spazio, che va considerato come la
sostanza nella quale si manifestano sia i fotoni che le altre particelle
elementari, si sta espandendo alla stessa velocità in tutte le località dell’Universo.
A causa dell’espansione, la lunghezza d’onda dei fotoni della radiazione di
fondo, è aumentata fino al valore (redshift) attualmente rilevato di 1.100
volte, che è lo stesso in qualunque località essa venga misurata.
Quindi detto redshift può essere considerato come l'orologio dell'Universo,
in quanto si incrementa in funzione del tempo, in modo uniforme in tutte le
località.
Esso presenta delle lievi anisotropie, tra le quali quella di maggiore
entità è l’anisotropia di dipolo, che risulta dovuta al moto della Terra
rispetto ad una determinata località, dove l’anisotropia non sarebbe
rilevata. Per cui in essa la velocità dei fotoni della radiazione di fondo,
e quindi anche di tutti gli altri fotoni, è isotropa.
Detta località non può che essere che quella dove l’anisotropia viene
misurata, e cioè quella dove la Terra sta transitando al momento della
misura.
Quindi se anche nella Terra detta velocità risulta isotropa (per esempio,
con l’esperimento di MM), nonostante il suo moto rispetto a detta località,
significa che nella Terra gli strumenti di misura non sono in grado di
misurarla correttamente per qualsivoglia motivo (per esempio, per la
contrazione di Lorentz) e non che la velocità dei fotoni sia realmente
isotropa.
In conclusione si può ipotizzare una teoria alternativa alla Relatività
Ristretta, più realistica e senza i suoi paradossi, con le seguenti
caratteristiche:
a) Per ogni oggetto celeste ed in ogni momento, esiste un Riferimento
Privilegiato, che consiste nella località dove esso sta transitando,
rispetto al quale:
- la velocità della luce è isotropa;
- l’oggetto può misurare la sua velocità;
- l’oggetto si contrae in funzione della sua velocità.
Lo strumento per misurare detta velocità, è l’anisotropia di dipolo della
radiazione di fondo.
b) Esiste un tempo unico per tutto l'Universo e, quindi, universale, per il
quale due eventi simultanei per un osservatore, lo sono anche per tutti gli
altri osservatori.
Lo strumento per misurare il tempo universale, a livello macro è costituito
dal redshift della radiazione di fondo ed a livello micro da un orologio
posto nell’oggetto interessato, previo rettifica del tempo misurato, in
funzione della sua velocità rispetto al Riferimento Privilegiato, tramite le
formule di Lorentz.
Dino Bruniera
PER L’EVENTUALE OGGETTO CELESTE CHE VI STESSE TRANSITANDO
Dimostrazione.
Dalle osservazioni risulta che lo spazio, che va considerato come la
sostanza nella quale si manifestano sia i fotoni che le altre particelle
elementari, si sta espandendo alla stessa velocità in tutte le località dell’Universo.
A causa dell’espansione, la lunghezza d’onda dei fotoni della radiazione di
fondo, è aumentata fino al valore (redshift) attualmente rilevato di 1.100
volte, che è lo stesso in qualunque località essa venga misurata.
Quindi detto redshift può essere considerato come l'orologio dell'Universo,
in quanto si incrementa in funzione del tempo, in modo uniforme in tutte le
località.
Esso presenta delle lievi anisotropie, tra le quali quella di maggiore
entità è l’anisotropia di dipolo, che risulta dovuta al moto della Terra
rispetto ad una determinata località, dove l’anisotropia non sarebbe
rilevata. Per cui in essa la velocità dei fotoni della radiazione di fondo,
e quindi anche di tutti gli altri fotoni, è isotropa.
Detta località non può che essere che quella dove l’anisotropia viene
misurata, e cioè quella dove la Terra sta transitando al momento della
misura.
Quindi se anche nella Terra detta velocità risulta isotropa (per esempio,
con l’esperimento di MM), nonostante il suo moto rispetto a detta località,
significa che nella Terra gli strumenti di misura non sono in grado di
misurarla correttamente per qualsivoglia motivo (per esempio, per la
contrazione di Lorentz) e non che la velocità dei fotoni sia realmente
isotropa.
In conclusione si può ipotizzare una teoria alternativa alla Relatività
Ristretta, più realistica e senza i suoi paradossi, con le seguenti
caratteristiche:
a) Per ogni oggetto celeste ed in ogni momento, esiste un Riferimento
Privilegiato, che consiste nella località dove esso sta transitando,
rispetto al quale:
- la velocità della luce è isotropa;
- l’oggetto può misurare la sua velocità;
- l’oggetto si contrae in funzione della sua velocità.
Lo strumento per misurare detta velocità, è l’anisotropia di dipolo della
radiazione di fondo.
b) Esiste un tempo unico per tutto l'Universo e, quindi, universale, per il
quale due eventi simultanei per un osservatore, lo sono anche per tutti gli
altri osservatori.
Lo strumento per misurare il tempo universale, a livello macro è costituito
dal redshift della radiazione di fondo ed a livello micro da un orologio
posto nell’oggetto interessato, previo rettifica del tempo misurato, in
funzione della sua velocità rispetto al Riferimento Privilegiato, tramite le
formule di Lorentz.
Dino Bruniera