Post by Furio PetrossiPost by Luigi FortunatiE perché il raggio possa aumentare, il sasso si deve spostare verso
l'ESTERNO.
Chi provvede alla bisogna? La gravità? La forza centripeta?
Caro Luigi, la tua domanda è sicuramente ben posta: quale forza rivolta verso
l'esterno provoca un aumento del raggio? E' giusto che ciò sia chiarito.
Ti ringrazio anche per avermi obbligato a guardare qualche libro o dispensa
per vedere come venga trattato normalmente il problema.
Ammirevole la tua onestà intellettuale che ti ha spinto a fare delle
ricerche invece di rispondere a casaccio come altri sono abituati a
fare.
Ti assicuro che anch'io sfoglio libri e navigo in internet per cercare
sempre d'essere documentato su quello che scrivo e, spessissimo, prendo
carta, righello e penna per farmi schemini a chiarimento dei vari
scenari che propongo.
Post by Furio PetrossiCon disagio ti dico che, sia studiandolo dal punto di vista di un riferimento
inerziale che di uno rotante, il problema, di solito, è trattato in modo
reticente se non errato.
Quindi i tuoi dubbi hanno pieno diritto di esistere.
Solitamente si trattano solo i casi iniziale e finale, di equilibrio,
Ecco che hai centrato perfettamente il problema che io ripetutamente
pongo: nelle situazioni di EQUILIBRIO è senz'altro vero che il terzo
principio è sacrosantamente corretto e la correttezza della
conservazione della quantità di moto prima e dopo le accelerazioni
conferma la bontà di TUTTE le leggi della meccanica classica.
E' durante le accelerazioni che avvengono VARIAZIONI degne d'essere
studiate!
E, maggiormente, durante le variazioni delle accelerazioni com'è nel
caso della fionda che passa da una velocità angolare (che già NON è
inerziale) a un'ALTRA velocità angolare diversamente non inerziale
rispetto alla precedente.
Post by Furio Petrossiche possono essere trattati bene sia con considerazioni di forza centripeta
che di forza centrifuga. Il 98% delle volte la trattazione avviene con
considerazioni sulla forza centrifuga: la trattazione ha una solida base
storica, forse prima del "De vi centrifuga" di Huygens del 1684.
Ma il transitorio?
Appunto!
Se guardiamo SOLO alla velocità angolare COSTANTE di prima e quella
ancora COSTANTE di dopo, tutto è chiaro ma è DURANTE la variazione
della velocità angolare che avvengono cose interessanti.
E quello che succede DURANTE la variazione è spesso trascurato da tutti
gli studi, come tu stesso hai potuto notare (infatti scrivi:
solitamente si trattano solo i casi iniziale e finale, di equilibrio).
Post by Furio PetrossiFaccio prima un esempio sul classico pendolo conico realizzato con un filo
inestensibile di massa trascurabile: come faccio ad aumentare la velocità di
rotazione? Usiamo il metodo più semplice: un impulso tangenziale al corpo.
Il pendolo rotante, anziché oscillante, era l'argomento di cui mi
preparavo a discutere perché è del tutto simile alla fionda ma senza la
mano che genera l'impulso, per cui mi prendo un po' di tempo per
studiare questa parte del tuo post prima di rispondere.
Ciao.