Il giorno giovedì 1 agosto 2019 22:43:14 UTC+2,
***@gmail.com ha scritto indispettito
dal suo puno di vista lo capisco,
ma deve ricordare che non si può cavar sangue da una rapa :-)
Post by p***@gmail.comPost by gino-anselGINO
e come? con le foglioline? con le foglioline non puoi dimostrare che
c'è la stessa tensione che vedi col tester, lo hai detto tu stesso
(basta il tester, non serve il condensatore)
CARLO
1 - <<Ripeto per la terza volta che la fem indotta E' MISURABILE e che il suo valore NON VARIA al variare del tipo di voltmetro che si utilizza, cioè, NON VARIA al variare della corrente che vi circola>>
2 - <<Il valore della fem NON VARIA al variare della corrente, cioè, il suo valore è sempre lo stesso SIA quando la corrente è zero SIA quando colleghi la spira ad un voltmetro che assorbe qualche milionesimo di Ampere, SIA quando eroga correnti grandi a piacere. Il suo valore sarà SEMPRE fem = ΔΦ/Δt>>
3 - <<Esiste solo UN flusso magnetico variabile che induce una fem COSTANTE anche in assenza di qualsiasi corrente (e quindi in assenza di qualsiasi ulteriore altro c.m. oltre quello induttore); quindi la tua ipotesi secondo cui l'induzione sarebbe il risultato dell'interazione di DUE campi magnetici, è certamente falsa>>.
4 - <<...E qui continui imperterrito nel tuo errore, perché, invece la fem a vuoto (corrente zero) è MISURABILE in tanti modi diversi, tra cui quello appena citato del condensatore. E qualunque sia il metodo di misura, alla fine il tuo “chi va là” avrà sempre lo stesso valore: fem = ΔΦ/Δt>>.
5 - <<Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?>>
nel caso dell'alternatore non c'è perchè quando inizia il moto relativo
rotore-statore, già tutto il c.m. dei magneti *abbraccia* lo statore,
perciò appena inizia il moto c'è subito tutta la differenza di pontenziale
(ovviamente variabile in funzione della velocità relativa);
questo tanto nel mio modello (non dimostrato) quanto nel tuo
la tensione *minimissima* ci sarebbe nel mio modello (e non nel vostro)
nel caso del trasformatore perchè non c'è nessun abbraccio di c.m.
prima che venga immessa corrente nel primario, e, per di più, essendo
il c.m. del primario prevalentemente concentrato nel nucleo non ci sarebbe
neppure dopo lo *abbraccio*
questo fatto consentiva a T.Russo di dimostrarmi che la legge di
Faraday operava *irradiando* verso il fili indotti senza che ci fosse
una qualche forma di interazione diretta del c.m. coi fili indotti,
lui non parlava di c.e. ma immagino che fosse sottinteso nel suo
*irraggiamento*; a quei tempi (anni fa) propendevo per la forza
di Lorentz come fenomeno fondamentale ed ero assai più confuso di
oggi (anche perchè altri fisci contraddicevano T.Russo pur
considerando me un asino)
ciò premesso, se tu avessi cercato di capire il meccanismo da me immaginato,
ti sarebbe chiaro che nei trasformatori l' *abbraccio* avverrebbe all'inizio
fra il campo disperso dal nucleo (pochissima roba) e il c.m. proprio dei
singoli elettroni (e quindi la spinta a muoversi ricevuta dagli elettroni
sarebe *minimissima*); questa minimissima corrente genera però il c.m. del
secondario il quale si allarga circolarmente attorno al filo secondario
penetrando nel nucleo e lì verrebbe investito dal c.m. del primario, eccetera
eccetera
Post by p***@gmail.com<<Il campo magnetico induttore della dinamo c'entra SIA nella carica del condensatore (corrente di spostamento), SIA per mantenerlo carico e per mantenere costante il c.e. indotto. Infatti, dopo averlo caricato, se arrestassi la rotazione dei magneti induttori, il condensatore si scaricherebbe istantaneamente nell'indotto della dinamo e il c.e. sparirebbe>>.
su questo siamo d'accordo
Post by p***@gmail.comPost by gino-anselPost by p***@gmail.comPost by gino-anselGINO
chi ha detto che ciò che non si osserva (o non si misura) non esiste?
CARLO
Non lo so chi lo ha detto. Ma so quello che dico io: qualcosa che non si osserva e di cui non si osserva/misura alcun effetto, non può essere dichiarato esistente; può essere solo un oggetto di fede, non di scienza.
GINO
questo è proprio il caso del c.e. nei pressi del magnete in
movimento
CARLO
Sei decisamente in malafede. A meno che non provi a dimostrare che ciò che ho ripetuto per sei volte è falso.
non capisco cosa dici, spero d'aver chiarito sopra
Post by p***@gmail.comPost by gino-anselGINO
le osservazioni concordano con le previsioni quantitative di una matematica
astratta rispetto al meccanismo fisico, perciò sul meccanismo fisico si
può liberamente bisticciare (se non sei d'accordo devi smentire Toscano
e pure Lord Kelvin)
CARLO
A proposito di cosa?
dell'astrattezza della matematica di Maxwell
Post by p***@gmail.comPost by gino-anselGINO
si tocca con mano l'abbraccio dei campi magnetici
CARLO
A circuito aperto c'è UN SOLO campo magnetico induttore e un campo elettrico indotto, quindi non c'è nessun abbraccio. L'"abbraccio" c'è solo quando l'indotto eroga corrente.
Che l'"abbraccio" ci sia quando l'indotto eroga corrente lo dico anch'io,
aggiungo però che anche gli elettroni hanno un loro campo magnetico
(Ghirardi, Stern-Gerlac,...)
Post by p***@gmail.comE dopo averlo ripetuto per la decima volta, non perderò altro tempo a ripeterlo ancora. Se vuoi credere che i somari possono volare nessuno può impedirtelo.
anc'hio mi so ripetendo
comunque mi pare si fosse d'accordo che non c'è differenza fra nuovere
i magneti e muovere le spire e quindi la ASIMMETRIA che diceva Einstein
non esiste neanche per te. Se tu fossi in grado di smentire Einstein,
Fabri, etc senza ricorrere alla RR, allora io potrei smettere di immaginare cazzate
Post by p***@gmail.comPost by gino-anselGINO
e tu stesso hai
scritto che il *contrasto* fra i campi può retroagire sugli elettroni che
generano il c.m. del circuito: perchè non può essere questa *reazione*
a mettere in moto gli elettroni?
CARLO
Non ho mai scritto niente del genere.
14 luglio in "Soluzione del problema della spira proposto da Wakinian."
tu non escludi una reazione sugli elettroni
ovvio che questo non nega la presenza del c.e. al momento in cui io
non ce lo vedo
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Post by p***@gmail.comGINO
le senti due forze che si oppongono?
sono i due campi che si respingono, azione-reazione;
i due campi sono originati dagli elettroni delle calamite?
i due campi spingono certo il neodimio che spinge contro le tue mani,
ma succede solo ai protoni del neodimio e non ai loro elettroni?
mi parrebbe un po' strano
CARLO
I testi di elettrotecnica generale ci dicono che i due campi agiscono sugli orbitali (orientati) degli elettroni che circondano gli atomi dei due magneti; e siccome gli orbitali sono stabilmente solidali con i rispettivi nuclei atomici, in definitiva l'azione e la reazione agiscono sull'intera massa dei magneti.
Ma tutto ciò non significa che il campo magnetico agisce sulle cariche elettriche, ma che esso agisce su cariche elettriche *in movimento* quali sono quelle che costituiscono gli orbitali dei magneti.
Se poi ci chiediamo perché esso agisca su cariche in moto e non su cariche statiche, credo che la risposta non la conosca nessuno.
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Post by p***@gmail.comPost by gino-anselGINO
come la spiegate *fisicamente* voi?
CARLO
Io non la spiego; e non conosco nessuno che sia in grado di spiegarla (con questo non nego la possibilità che qualcuno prima o poi lo farà).
il modello che propono lo spiega benissimo,
ma ovviamente è solo un INDIZIO
(anche perchè Falzone forse ha una soluzione migliore e tu me la spieghi,
oppure Apx si decide a spiegarmi quello che dicono nel Berkely)
***
A proposito di matematica e Tempo:
ho finito "La rinascita del tempo" di Lee Smolin
credevo fosse un lavoro da matti (e per me incomprensibile)
ma le conclusioni mi sembra d'averle capite e le trovo condivisibili
magari apro un Thread scannerizzando un po' di roba
all'inizio scrive che il Tempo esiste perchè non è altro che il divenire
della natura: lo dico anch'io, ma questo mi faceva negare il Tempo;
a quanto pare, in fondo in fondo, il tempo per i fisici d'oggi non esiste
nonostante dicano sia addirittura la quarta dimensione :-)
dov'è finito Fatal Error? un casino bellissimo, ma meglio leggere il libro
(io come al solito avrò capito l'8 per il 18)