Discussione:
dispersione del campo magnetico in un toroide
(troppo vecchio per rispondere)
gino-ansel
2019-07-27 08:36:54 UTC
Permalink
Anni fa T.Russo riferì che era praticamente assente, nondimeno una spira concatenata col toroide sarebbe stata indotta così come lo sono le spire del
secondario in un trasformatore (almeno così intesi) e aveva ragione
Loading Image...

Io mi sto domandando se l'induzione, tanto quella magete-spira, quanto
quella dei trasformatori, non possa derivare dall'interazione diretta di
due campi magnetici:
- quello generato dalla corrente nella spira indotta con
- quello variabile del magnete in moto relativo
oppure con quello (pure variabile) del primario del trasformatore.

Il meccanismo è un po' fantasioso :-) e ho tentato di esporlo in
https://digilander.libero.it/gino333/induzione5.pdf
http://digilander.libero.it/gino333/induzione5.docx
ma se fosse vero che nel toroide il campo disperso fuori dal solenoide
è nullo, la mia fantasia resterebbe una fantasia

Pare però che im po' di dispersione ci sia (anche se non mi è possibile
quantizzarla in termini percentuali). Qualcuno è ingrado di affermare
che cio' che mi pare di leggere nella limatura di ferro è una illusione
e che pertanto mi conviene dedicarmi ad altri passatempi?
p***@gmail.com
2019-07-27 10:30:38 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Io mi sto domandando se l'induzione, tanto quella magete-spira, quanto
quella dei trasformatori, non possa derivare dall'interazione diretta di
- quello generato dalla corrente nella spira indotta
- quello variabile del magnete in moto relativo
CARLO
La risposta è "no", perché se la spira indotta è aperta, ciò che si induce è solo una fem, non una corrente.
In tal caso esiste UN SOLO c.m. e una fem indotta, non due c.m..
gino-ansel
2019-07-27 11:54:01 UTC
Permalink
Il giorno sabato 27 luglio 2019 12:30:39 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Io mi sto domandando se l'induzione, tanto quella magete-spira, quanto
quella dei trasformatori, non possa derivare dall'interazione diretta di
- quello generato dalla corrente nella spira indotta
- quello variabile del magnete in moto relativo
CARLO
La risposta è "no", perché se la spira indotta è aperta, ciò che si induce è solo una fem, non una corrente.
In tal caso esiste UN SOLO c.m. e una fem indotta, non due c.m..
puoi fare misure senza chiudere il circuito?
p***@gmail.com
2019-07-27 12:49:28 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno sabato 27 luglio 2019 12:30:39 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Io mi sto domandando se l'induzione, tanto quella magete-spira, quanto
quella dei trasformatori, non possa derivare dall'interazione diretta di
- quello generato dalla corrente nella spira indotta
- quello variabile del magnete in moto relativo
CARLO
La risposta è "no", perché se la spira indotta è aperta, ciò che si induce è solo una fem, non una corrente.
In tal caso esiste UN SOLO c.m. e una fem indotta, non due c.m..
GINO
puoi fare misure senza chiudere il circuito?
CARLO
Sì, con un elettrometro a foglie.
gino-ansel
2019-07-27 13:00:56 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Il giorno sabato 27 luglio 2019 12:30:39 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Io mi sto domandando se l'induzione, tanto quella magete-spira, quanto
quella dei trasformatori, non possa derivare dall'interazione diretta di
- quello generato dalla corrente nella spira indotta
- quello variabile del magnete in moto relativo
CARLO
La risposta è "no", perché se la spira indotta è aperta, ciò che si induce è solo una fem, non una corrente.
In tal caso esiste UN SOLO c.m. e una fem indotta, non due c.m..
GINO
puoi fare misure senza chiudere il circuito?
CARLO
Sì, con un elettrometro a foglie.
ma rivelerebbe i pochi elettroni sicuramente dislocati

ne abbiamo già parlato, sicuramente a circuito aperto tutti gli elettroni
sono sul *chi valà* e qualcuno si sarà spostato (come succede più in grande
e con l'accompagnamento di una corrente signigicativa se ci metti un
condensatore)
p***@gmail.com
2019-07-27 17:15:53 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Il giorno sabato 27 luglio 2019 12:30:39 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Io mi sto domandando se l'induzione, tanto quella magete-spira, quanto
quella dei trasformatori, non possa derivare dall'interazione diretta di
- quello generato dalla corrente nella spira indotta
- quello variabile del magnete in moto relativo
CARLO
La risposta è "no", perché se la spira indotta è aperta, ciò che si induce è solo una fem, non una corrente.
In tal caso esiste UN SOLO c.m. e una fem indotta, non due c.m..
GINO
puoi fare misure senza chiudere il circuito?
CARLO
Sì, con un elettrometro a foglie.
ma rivelerebbe i pochi elettroni sicuramente dislocati
ne abbiamo già parlato, sicuramente a circuito aperto tutti gli elettroni
sono sul *chi valà* e qualcuno si sarà spostato (come succede più in grande
CARLO
<<Elettroni che stanno sul chi va là>> significa elettroni sollecitati dal campo elettrico indotto e in stato di quiete. Quindi, ripeto, in tale situazione abbiamo UN SOLO c.m. induttore e un c.e indotto che è sede di fem.
Post by gino-ansel
GINO
e con l'accompagnamento di una corrente significativa se ci metti un
condensatore)
CARLO
La corrente è un impulso transitorio di qualche millisecondo, mentre la fem indotta permane anche dopo l'impulso di corrente.
In altre parole, possiamo avere una tensione indotta senza alcuna corrente.
Questo dimostra che l'induzione non è dovuta all'interazione tra due campi magnetici.
gino-ansel
2019-07-27 18:12:16 UTC
Permalink
Il giorno sabato 27 luglio 2019 19:15:54 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
La corrente è un impulso transitorio di qualche millisecondo, mentre la fem indotta permane anche dopo l'impulso di corrente.
In altre parole, possiamo avere una tensione indotta senza alcuna corrente.
Questo dimostra che l'induzione non è dovuta all'interazione tra due campi magnetici.
puo' benissimo essere come dici, anzi sono disponibilissimo a considera c.e.
lo stato che prima ho chiamato scherzosamente "chi valà",
ma non puoi misurare con un tester perchè lui chiude il circuito
(e su questo siamo d'accordo)
puoi misure, hai detto, con le foglioline: se questa misura ti dice
l'entità della tensione e questa corrisponde a quella ricavabile
dal tester, io sono fregato perchè la mia fantsia prevede, all'inizio del
fenomeno, solo un impulso minimo destinato ad autoalimentrsi con la
partenza della corrente che però è impedita

le foglioline hanno questo potere?
se non lo hanno la mia fantasia non è falsificata
p***@gmail.com
2019-07-27 23:24:43 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno sabato 27 luglio 2019 19:15:54 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
La corrente è un impulso transitorio di qualche millisecondo, mentre la fem indotta permane anche dopo l'impulso di corrente.
In altre parole, possiamo avere una tensione indotta senza alcuna corrente.
Questo dimostra che l'induzione non è dovuta all'interazione tra due campi magnetici.
GINO
puo' benissimo essere come dici, anzi sono disponibilissimo a considera c.e.
lo stato che prima ho chiamato scherzosamente "chi valà",
ma non puoi misurare con un tester perchè lui chiude il circuito
(e su questo siamo d'accordo)
puoi misurare, hai detto, con le foglioline: se questa misura ti dice
l'entità della tensione e questa corrisponde a quella ricavabile
dal tester, io sono fregato
CARLO
Naturalmente l'elettrometro non ha la stessa precisione del tester, ma se le foglioline divergono siamo certi della presenza di una ddp anche in totale assenza di corrente.
Post by gino-ansel
GINO
perchè la mia fantasia prevede, all'inizio del
fenomeno, solo un impulso minimo destinato ad autoalimentarsi con la
partenza della corrente che però è impedita
CARLO
L'impulso è minimo sia in valore di corrente che in durata, ed è dovuto alla "compressione" elettrostatica della colonna di elettroni liberi della spira indotta verso il negativo e alla sua "depressione" nel polo positivo; "compressione-depressione" causate dal c.e. indotto. Tale impulso è tanto minore quanto minore è la capacità elettrica del circuito indotto. Cosicché, teoricamente, se tale capacità fosse zero, avremmo una ddp ai capi della spira senza alcun transitorio di corrente, nello stesso modo in cui in un circuito idraulico come questo:

Loading Image...

(rubinetto R chiuso) essendo l'acqua incomprimibile, non ci sarà alcun flusso d’acqua nei tubi quando la pompa, attivandosi, genererà una certa differenza di pressione tra l’uscita B e l’entrata A.
(Nell’analogia, la capacità elettrica corrisponde con la comprimibilità del fluido pompato. Se al posto dell’acqua ci fosse un gas, per creare la stessa differenza di pressione la pompa dovrebbe spostare una certa quantità di gas da A verso B)
Post by gino-ansel
GINO
le foglioline hanno questo potere?
se non lo hanno la mia fantasia non è falsificata
CARLO
Le foglioline hanno il “potere” di rivelare la presenza di una ddp pur in assenza totale di corrente. E questo è sufficiente a “falsificare le tue fantasie”. :-)
gino-ansel
2019-07-28 03:18:49 UTC
Permalink
Il giorno domenica 28 luglio 2019 01:24:44 UTC+2,
***@gmail.com ha scritto

fin qui tutte cose che condivido
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
le foglioline hanno questo potere?
se non lo hanno la mia fantasia non è falsificata
CARLO
Le foglioline hanno il “potere” di rivelare la presenza di una ddp pur in assenza totale di corrente. E questo è sufficiente a “falsificare le tue fantasie”. :-)
anche la mia "fantasia" prevede una ddp in assenza di corrente,
ma piccolissima rispetto a quella che prevede la teoria corrente

senza una misura quantitativa non puoi falsificare

un'altro sistema per falsificarmi potrebbe essere quello di mostrare
che la ddp a circuito chiuso nasce col suo valore definitivo,
cioè non nasce piccolissima per salire al suo valore definitivo in
un pur brevissimo intervallo di tempo

naturalmente se anche la mia fantasia non fosse falsificabile, mica
vorrebbe dire che risulta dimostrata vera nè che le teorie correnti
sono sbagliate :-) propongo solo un modello fisico alternativo che mi
piacerebbe fosse vero perchè esente dalle *asimmetrie* che disturbavano
Einstein

a favore di questo modello ho poi altri *indizi* esposti nel mio lungo
brogliaccio (che dovrò aggiornare visto le riflessioni a cui tu mi hai
indotto, ma ho altre prove da fare)
p***@gmail.com
2019-07-28 11:14:43 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno domenica 28 luglio 2019 01:24:44 UTC+2,
fin qui tutte cose che condivido
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
le foglioline hanno questo potere?
se non lo hanno la mia fantasia non è falsificata
CARLO
Le foglioline hanno il “potere” di rivelare la presenza di una ddp pur in assenza totale di corrente. E questo è sufficiente a “falsificare le tue fantasie”. :-)
GINO
anche la mia "fantasia" prevede una ddp in assenza di corrente,
ma piccolissima rispetto a quella che prevede la teoria corrente
CARLO
La tua fantasia ti spiega anche quali sarebbero le ragioni per le quali la fem indotta nella spira dovrebbe dipendere dalla corrente che vi circola, quando invece l'osservazione ci dice che essa dipende solo dalla variazione (nell'unità di tempo) del flusso magnetico concatenato? La formula è questa:

fem = ΔΦ/Δt

Esistono forse osservazioni che contraddicono questa legge?
Post by gino-ansel
GINO
senza una misura quantitativa non puoi falsificare
CARLO
Ripeto per la terza volta che la fem indotta E' MISURABILE e che il suo valore NON VARIA al variare del tipo di voltmetro che si utilizza, cioè, NON VARIA al variare della corrente che vi circola.
Post by gino-ansel
GINO
un'altro sistema per falsificarmi potrebbe essere quello di mostrare
che la ddp a circuito chiuso nasce col suo valore definitivo,
cioè non nasce piccolissima per salire al suo valore definitivo in
un pur brevissimo intervallo di tempo
CARLO
Infatti, le osservazioni (non le fantasie) ci dicono proprio questo: che il valore della fem dipende SOLO dalla variazione di flusso ΔΦ nell'unità di tempo.
Post by gino-ansel
GINO
naturalmente se anche la mia fantasia non fosse falsificabile, mica
vorrebbe dire che risulta dimostrata vera nè che le teorie correnti
sono sbagliate :-) propongo solo un modello fisico alternativo che mi
piacerebbe fosse vero perchè esente dalle *asimmetrie* che disturbavano
Einstein
CARLO
Io ancora non l'ho visto questo "modello alternativo", perché i fatti ci dicono che la fem indotta in una spira non dipende affatto dalla corrente che vi circola, e che dunque essa NON E' la conseguenza dell'interazione di due flussi magnetici, ma la conseguenza della variazione di UN SOLO flusso concatenato con la spira.
Post by gino-ansel
GINO
a favore di questo modello ho poi altri *indizi* esposti nel mio lungo
brogliaccio (che dovrò aggiornare visto le riflessioni a cui tu mi hai
indotto, ma ho altre prove da fare)
CARLO
Quelli che tu chiami "indizi" sono in realtà solo la conseguenza del tuo modo non rigoroso di tradurre i fenomeni che osservi in linguaggio fisico. Per questo ti consiglio di leggere con attenzione l'Olivieri-Ravelli che, dal punto di vista delle spiegazioni pratico-concettuali, è il testo di elettrotecnica più chiaro che io conosca.
gino-ansel
2019-07-28 13:28:31 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
CARLO
fem = ΔΦ/Δt
Esistono forse osservazioni che contraddicono questa legge?
no e sono d'accordissimo
la variazione del flusso (magnetico) è la pompa che genera pressione e pure
movimento quando il movimento non è impedito
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ripeto per la terza volta che la fem indotta E' MISURABILE e che il suo valore NON VARIA al variare del tipo di voltmetro che si utilizza, cioè, NON VARIA al variare della corrente che vi circola.
stiamo girando attorno a un palo, stò parlando di quando NON circola
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
un'altro sistema per falsificarmi potrebbe essere quello di mostrare
che la ddp a circuito chiuso nasce col suo valore definitivo,
cioè non nasce piccolissima per salire al suo valore definitivo in
un pur brevissimo intervallo di tempo
CARLO
Infatti, le osservazioni (non le fantasie) ci dicono proprio questo: che il valore della fem dipende SOLO dalla variazione di flusso ΔΦ nell'unità di tempo.
non vorreio ripetermi
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
naturalmente se anche la mia fantasia non fosse falsificabile, mica
vorrebbe dire che risulta dimostrata vera nè che le teorie correnti
sono sbagliate :-) propongo solo un modello fisico alternativo che mi
piacerebbe fosse vero perchè esente dalle *asimmetrie* che disturbavano
Einstein
CARLO
Io ancora non l'ho visto questo "modello alternativo",
il modello è nel mio scartafaccio
Post by p***@gmail.com
perché i fatti ci dicono che la fem indotta in una spira non dipende affatto dalla corrente che vi circola, e che dunque essa NON E' la conseguenza dell'interazione di due flussi magnetici, ma la conseguenza della variazione di UN SOLO flusso concatenato con la spira.
la causa sta ovviamente nella variazione del flusso che lo statore avverte
a causa del moto relativo statore-rotore
ma qui si discute del meccanismo fisico che consente di trasferire energia
da chi la spende al carico connesso allo statore

se non vuoi leggere il mio scartafaccio questa è una descrizione specifica
di ciò che si osserva
Loading Image...
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
a favore di questo modello ho poi altri *indizi* esposti nel mio lungo
brogliaccio (che dovrò aggiornare visto le riflessioni a cui tu mi hai
indotto, ma ho altre prove da fare)
CARLO
Quelli che tu chiami "indizi" sono in realtà solo la conseguenza del tuo modo non rigoroso di tradurre i fenomeni che osservi in linguaggio fisico. Per questo ti consiglio di leggere con attenzione l'Olivieri-Ravelli che, dal punto di vista delle spiegazioni pratico-concettuali, è il testo di elettrotecnica più chiaro che io conosca.
ti faccio rispondere da Faraday
Loading Image...
magari passala anche a WT
gino-ansel
2019-07-28 13:46:56 UTC
Permalink
in https://digilander.libero.it/gino333/TRussotoroide.JPG
ho sostituito la foto del campo del toroide tagliato (fatto con la limatura)
con quello generato dal medesimo toroide dove però il taglio (1 mm)
è stato riempito con foglietti di lamierino, una sitazione più vicina
a quella dei nuclei dei trasformatori dove il nucleo è fatto di parti accostate

il campo è meno intenso di prima e non così grandemente diverso
da quello del toroide con nucleo integro (ciò mi consente più facilmente
d'affermare che anche il toroide integro un po' di dispersione ce l'ha)


Ho anche fatto altri test
Loading Image...
che per ora non commento (non vorrei fossero invalidati da Franco che mi
ha *messo sotto torchio* nell'altro thread)
gino-ansel
2019-07-29 15:00:14 UTC
Permalink
Il giorno domenica 28 luglio 2019 15:46:56 UTC+2,
Post by gino-ansel
in https://digilander.libero.it/gino333/TRussotoroide.JPG
ho sostituito la foto del campo del toroide tagliato (fatto con la limatura)
con quello generato dal medesimo toroide dove però il taglio (1 mm)
è stato riempito con foglietti di lamierino, una sitazione più vicina
a quella dei nuclei dei trasformatori dove il nucleo è fatto di parti accostate
il campo è meno intenso di prima e non così grandemente diverso
da quello del toroide con nucleo integro (ciò mi consente più facilmente
d'affermare che anche il toroide integro un po' di dispersione ce l'ha)
Ho anche fatto altri test
https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
che per ora non commento (non vorrei fossero invalidati da Franco che mi
ha *messo sotto torchio* nell'altro thread)
ho completato
https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
un breve commento sulle foto 14-15-16
- una corrente alternata circolante in una bobina genera una corrente
alternata in una spira esterna e concentrica
- la corrente indotta non cambia spostando la mono spira lungo la bobina
- invece diminuisce gradualmente uscendo dalla bobina ma rimanendo
concentrici al nucleo sporgente dalla bobina
- il nucleo sporgente è a sua volta interrotto e isolato: non si notano
grossi *salti* di tensione facendo transitare la spira in quella zona

qualcuno mi conferma che il campo elettrico (che sarebbe causa della tensione
indotta) agisce in tutti i 3 casi fotografati e come lo si dimostra?
p***@gmail.com
2019-07-28 16:01:18 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ripeto per la terza volta che la fem indotta E' MISURABILE e che il suo valore NON VARIA al variare del tipo di voltmetro che si utilizza, cioè, NON VARIA al variare della corrente che vi circola.
GINO
stiamo girando attorno a un palo, stò parlando di quando NON circola
CARLO
Sei tu che stai girando intorno a un palo. Se dico che <<il valore della fem NON VARIA al variare della corrente che vi circola>>, significa che il suo valore è sempre lo stesso SIA quando la corrente è zero SIA quando colleghi la spira ad un voltmetro che assorbe qualche milionesimo di Ampere, SIA quando eroga correnti grandi a piacere.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
perché i fatti ci dicono che la fem indotta in una spira non dipende affatto dalla corrente che vi circola, e che dunque essa NON E' la conseguenza dell'interazione di due flussi magnetici, ma la conseguenza della variazione di UN SOLO flusso concatenato con la spira.
CARLO
la causa sta ovviamente nella variazione del flusso che lo statore avverte
a causa del moto relativo statore-rotore
ma qui si discute del meccanismo fisico che consente di trasferire energia
da chi la spende al carico connesso allo statore
CARLO
Io sto parlando proprio di quel meccanismo. Se esiste solo UN flusso magnetico variabile che induce una fem COSTANTE anche in assenza di qualsiasi corrente (e quindi in assenza di qualsiasi altro c.m.), la tua ipotesi secondo cui l'induzione sarebbe il risultato dell'interazione di DUE campi magnetici, è certamente falsa.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
a favore di questo modello ho poi altri *indizi* esposti nel mio lungo
brogliaccio (che dovrò aggiornare visto le riflessioni a cui tu mi hai
indotto, ma ho altre prove da fare)
CARLO
Quelli che tu chiami "indizi" sono in realtà solo la conseguenza del tuo modo non rigoroso di tradurre i fenomeni che osservi in linguaggio fisico. Per questo ti consiglio di leggere con attenzione l'Olivieri-Ravelli che, dal punto di vista delle spiegazioni pratico-concettuali, è il testo di elettrotecnica più chiaro che io conosca.
GINO
ti faccio rispondere da Faraday
https://digilander.libero.it/gino333/faraday-Ampere.jpg
CARLO
Qui Faraday si lamenta che con l'addentrarsi in speculazioni matematiche si rischia di perdere di vista i dati. In molti casi ha ragione (vedi WT), ma non è sempre così. Per questo insisto nel consigliarti il testo di Olivieri-Ravelli: perché nelle sue speculazioni matematiche NON perde di vista i dati.
Insomma, la matematica non è una distrazione dai dati fisici, ma è l'esatto contrario: è il modo più sintetico ed efficace per ordinarli e per far progredire (in estensione e profondità) la conoscenza del mondo fisico. Senza la matematica applicata ai fenomeni fisici, staremmo ancora all'<<ipse-dixit>> della filosofia pre-scientifica.
Quindi, se vuoi prendere Faraday come esempio, lo devi considerare un esempio dei limiti umani, non un esempio di fisico ideale. Il fisico ideale è, invece, chi riesce a lanciarsi in complesse speculazioni matematiche SENZA perdere di vista i dati dell'esperienza sperimentale.
gino-ansel
2019-07-28 18:52:57 UTC
Permalink
Il giorno domenica 28 luglio 2019 18:01:19 UTC+2,
Post by gino-ansel
GINO
stiamo girando attorno a un palo, stò parlando di quando NON circola
CARLO
Sei tu che stai girando intorno a un palo. Se dico che <<il valore della fem NON VARIA al variare della corrente che vi circola>>, significa che il suo valore è sempre lo stesso SIA quando la corrente è zero ...
puo' benissimo essere così (e allora la mia ipotesi non stà più in piedi)
ma non puoi fare una misura che lo dimostra, le tue foglioline possono
solo dire che c'è tensione (lo hai detto tu)
Post by gino-ansel
GINO
la causa sta ovviamente nella variazione del flusso che lo statore avverte
a causa del moto relativo statore-rotore
ma qui si discute del meccanismo fisico che consente di trasferire energia
da chi la spende al carico connesso allo statore
CARLO
Io sto parlando proprio di quel meccanismo. Se esiste solo UN flusso magnetico variabile che induce una fem COSTANTE anche in assenza di qualsiasi corrente (e quindi in assenza di qualsiasi altro c.m.), la tua ipotesi secondo cui l'induzione sarebbe il risultato dell'interazione di DUE campi magnetici, è certamente falsa.
allora togli quel "Se" in "Se esiste solo UN flusso ..."

hai letto e riflettuto su
https://digilander.libero.it/gino333/testalternatore.jpg
?
cosa c'è di sbagliato, inesatto o incompleto?
Post by gino-ansel
GINO
ti faccio rispondere da Faraday
https://digilander.libero.it/gino333/faraday-Ampere.jpg
CARLO
Qui Faraday si lamenta che con l'addentrarsi in speculazioni matematiche si rischia di perdere di vista i dati.
a me pare che quei due fossero dei gentiluomini in gambissima che avevano
idee diverse (i fatti poi diedero ragione a Faraday). Faraday era *incapace*
di usare la matematica (per costituzione fisica, figurati se non poteva fare
un po' di pratica) e qui mi pare faccia il modesto per non urtarsi con Ampere.
In molti casi ha ragione (vedi WT), ma non è sempre così. Per questo insisto nel consigliarti il testo di Olivieri-Ravelli: perché nelle sue speculazioni matematiche NON perde di vista i dati.
non ho nessun dubbio che i dati siano coerenti con le teorie correnti
ma a Roma si può andare percorrendo strade diverse
Insomma, la matematica non è una distrazione dai dati fisici, ma è l'esatto contrario: è il modo più sintetico ed efficace per ordinarli e per far progredire (in estensione e profondità) la conoscenza del mondo fisico. Senza la matematica applicata ai fenomeni fisici, staremmo ancora all'<<ipse-dixit>> della filosofia pre-scientifica.
Bartocci, un prof. di matematica un po' eretico, scriveva che la matematica la puoi rivoltare come ti pare. Lui ce l'aveva a morte con la RR, ma diceva che
matematicamente è ineccepibile: come mai non si è lasciato convincere?

Forse è matto come me, no, è un matto diverso perchè sostiene che l'induzione
*è* asimmetrica (mentre per me il problema neanche si pone)
Quindi, se vuoi prendere Faraday come esempio, lo devi considerare un esempio dei limiti umani, non un esempio di fisico ideale. Il fisico ideale è, invece, chi riesce a lanciarsi in complesse speculazioni matematiche SENZA perdere di vista i dati dell'esperienza sperimentale.
per quel poco che ho letto e capito, Faraday è 'er meio der meio' nonostante
abbia scritto cose poi smentite dai fatti (sempre che Toscano abbia riferito bene)
p***@gmail.com
2019-07-28 21:35:30 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno domenica 28 luglio 2019 18:01:19 UTC+2,
Post by gino-ansel
GINO
stiamo girando attorno a un palo, stò parlando di quando NON circola
CARLO
Sei tu che stai girando intorno a un palo. Se dico che <<il valore della fem NON VARIA al variare della corrente che vi circola>>, significa che il suo valore è sempre lo stesso SIA quando la corrente è zero ...
GINO
puo' benissimo essere così (e allora la mia ipotesi non stà più in piedi)
ma non puoi fare una misura che lo dimostra, le tue foglioline possono
solo dire che c'è tensione (lo hai detto tu)
CARLO
Mi stai prendendo in giro? Ho detto che non è preciso quanto può esserlo un tester perché è adatto a misurare tensioni piuttosto alte. Ma ho anche detto tempo fa che potremmo misurare con precisione la fem presente sui morsetti col metodo del condensatore (quindi con corrente zero) misurando la forza di attrazione tra due armature adeguatamente dimensionate. Ma nessuno si sognerebbe di allestire un simile ambaradan, dal momento che è possibile verificare con voltmetri ad altissima impedenza d'entrata (fino a 10 Giga-Ohm, che equivale ad un circuito aperto) che la fem è indipendente dalla presenza o meno di una corrente nell'indotto.
Post by gino-ansel
Post by gino-ansel
GINO
la causa sta ovviamente nella variazione del flusso che lo statore avverte
a causa del moto relativo statore-rotore
ma qui si discute del meccanismo fisico che consente di trasferire energia
da chi la spende al carico connesso allo statore
CARLO
Io sto parlando proprio di quel meccanismo. Se esiste solo UN flusso magnetico variabile che induce una fem COSTANTE anche in assenza di qualsiasi corrente (e quindi in assenza di qualsiasi altro c.m.), la tua ipotesi secondo cui l'induzione sarebbe il risultato dell'interazione di DUE campi magnetici, è certamente falsa.
GINO
allora togli quel "Se" in "Se esiste solo UN flusso ..."
CARLO
La possibilità di eliminare il "se" era implicita. Esplicitamente si traduce in <<...senza carico esiste UN SOLO flusso, quindi la tua ipotesi non regge>>
Post by gino-ansel
GINO
hai letto e riflettuto su
https://digilander.libero.it/gino333/testalternatore.jpg
?
cosa c'è di sbagliato, inesatto o incompleto?
CARLO
Di sbagliato c'è quello che ho già detto fin qui: che non hai misurato la tensione indotta in assenza di carico, e quindi hai concluso che l'induzione è il frutto dell'interazione tra due campi magnetici e che non c'è alcun bisogno del concetto di campo elettrico.
Post by gino-ansel
GINO
non ho nessun dubbio che i dati siano coerenti con le teorie correnti
ma a Roma si può andare percorrendo strade diverse.
CARLO
La metafora non è adeguata. Tu non vuoi arrivare a Roma seguendo un'altra strada, ma ipotizzi che la strada corretta è quella che porta a Viterbo (due campi magnetici), non quella che porta a Roma (un c.m. e un c.e.).
Comunque, quando dimostrerai che anche in assenza di corrente nell'indotto è presente un secondo campo magnetico - e che quindi la fem è prodotta dall'interazione tra DUE campi - solo allora potrai dire che la meta è Viterbo. Ma fin qui la tua è solo fantasia (l'hai detto tu stesso). Non hai in mano alcun autentico indizio che supporti la tua ipotesi. Quelli che tu chiami indizi sono semplicemente ragionamenti parziali e/o privi di rigore.
Post by gino-ansel
CARLO
Insomma, la matematica non è una distrazione dai dati fisici, ma è l'esatto contrario: è il modo più sintetico ed efficace per ordinarli e per far progredire (in estensione e profondità) la conoscenza del mondo fisico. Senza la matematica applicata ai fenomeni fisici, staremmo ancora all'<<ipse-dixit>> della filosofia pre-scientifica.
GINO
Bartocci, un prof. di matematica un po' eretico, scriveva che la matematica la puoi rivoltare come ti pare. Lui ce l'aveva a morte con la RR, ma diceva che
matematicamente è ineccepibile: come mai non si è lasciato convincere?
CARLO
Quando Bartocci avrà elaborato una teoria alternativa alla RR che funzioni meglio di questa, allora potremo dire che aveva ragione lui. Ma prima di allora, le sue sono solo opinioni personali.
E comunque immagino (e spero) che egli NON proponga l'eliminazione dell'uso della matematica nel campo della Fisica.
Post by gino-ansel
CARLO
Quindi, se vuoi prendere Faraday come esempio, lo devi considerare un esempio dei limiti umani, non un esempio di fisico ideale. Il fisico ideale è, invece, chi riesce a lanciarsi in complesse speculazioni matematiche SENZA perdere di vista i dati dell'esperienza sperimentale.
GINO
per quel poco che ho letto e capito, Faraday è 'er meio der meio' nonostante
abbia scritto cose poi smentite dai fatti (sempre che Toscano abbia riferito bene)
CARLO
Certo, sul piano intuitivo è stato un piccolo genio; ma sarebbe stato un genio completo se fosse riuscito ad esprimere in forma matematica le sue intuizioni.
gino-ansel
2019-07-29 04:10:49 UTC
Permalink
Il giorno domenica 28 luglio 2019 23:35:31 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
puo' benissimo essere così (e allora la mia ipotesi non stà più in piedi)
ma non puoi fare una misura che lo dimostra, le tue foglioline possono
CARLO
Mi stai prendendo in giro? Ho detto che non è preciso quanto può esserlo un tester perché è adatto a misurare tensioni piuttosto alte. Ma ho anche detto tempo fa che potremmo misurare con precisione la fem presente sui morsetti col metodo del condensatore (quindi con corrente zero) misurando la forza di attrazione tra due armature adeguatamente dimensionate. Ma nessuno si sognerebbe di allestire un simile ambaradan, dal momento che è possibile verificare con voltmetri ad altissima impedenza d'entrata (fino a 10 Giga-Ohm, che equivale ad un circuito aperto) che la fem è indipendente dalla presenza o meno di una corrente nell'indotto.
un condensatore lo carichi con della corrente, stiamo parlando di ciò
che potrebbe succedere in una bobina aperta in presenza di campo variabile
Post by p***@gmail.com
CARLO
La possibilità di eliminare il "se" era implicita. Esplicitamente si traduce in <<...senza carico esiste UN SOLO flusso, quindi la tua ipotesi non regge>>
difatti tu puoi far girare il rotore o lo statore senza fornire energia
oltre a quella necessaria per vincere gli attriti e a quella iniziale
che serve per mettere "sul chi va là" gli elettroni della bobina

la questione è: quanto è intenso questo "chi va là"?
tu dici: quanto basta per portare la ddp (i volt) al massimo possibile
io dico: possibilissimo, ma non misurabile

tu potresti fare un ragionamento limite:
poichè sotto carico all'aumentare degli ohm i volt crescono tendendo a un
limite (mentre gli ampere calano in modo da far tendere i watt a zero),
allora la massima tensione l'avresti col circuito aperto (ohm massimi),
sarebbe lo stesso che succede con la pompa e il ricircolo d'acqua,
ma non è detto che il parallelo sia esatto al 100%
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
hai letto e riflettuto su
https://digilander.libero.it/gino333/testalternatore.jpg
?
cosa c'è di sbagliato, inesatto o incompleto?
CARLO
Di sbagliato c'è quello che ho già detto fin qui: che non hai misurato la tensione indotta in assenza di carico
non l'ha misurata nessuno
Post by p***@gmail.com
e quindi hai concluso che l'induzione è il frutto dell'interazione tra due campi magnetici e che non c'è alcun bisogno del concetto di campo elettrico.
esatto (ma toglierei quel "quindi")
perciò non hai trovato errori logici, bene

hai fatto caso che è sparito il problema del campo elettrico che ci sarebbe
solo se si muovonoi magneti?

e mica si nega il "campo elettrico": quando lo si osserva nessuno lo può negare
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
non ho nessun dubbio che i dati siano coerenti con le teorie correnti
ma a Roma si può andare percorrendo strade diverse.
CARLO
La metafora non è adeguata. Tu non vuoi arrivare a Roma seguendo un'altra strada, ma ipotizzi che la strada corretta è quella che porta a Viterbo (due campi magnetici), non quella che porta a Roma (un c.m. e un c.e.).
si osservano *2* c.m. e si ipotizza un c.e.
Post by p***@gmail.com
Comunque, quando dimostrerai che anche in assenza di corrente nell'indotto è presente un secondo campo magnetico
non ho asslutamente detto questo,
ho ipotizzato che all'inizio del fenomeno la variazione del c.m. fornito
dai magneti potrebbe interagire col c.m. degli elettroni (ricordi lo Stern-Gerlac in Ghirardi?) inducendoli a correre (una tensione quindi minimissima)
eccetera eccetera
Post by p***@gmail.com
- e che quindi la fem è prodotta dall'interazione tra DUE campi
solo dopo l'inzio del fenomeno
Post by p***@gmail.com
- solo allora potrai dire che la meta è Viterbo.
che sono *passato* per Viterbo
Post by p***@gmail.com
Ma fin qui la tua è solo fantasia (l'hai detto tu stesso). Non hai in mano alcun autentico indizio che supporti la tua ipotesi. Quelli che tu chiami indizi sono semplicemente ragionamenti parziali e/o privi di rigore.
opinione rispettabile e stracondivisa dagli esperti
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
Bartocci, un prof. di matematica un po' eretico, scriveva che la matematica la puoi rivoltare come ti pare. Lui ce l'aveva a morte con la RR, ma diceva che
matematicamente è ineccepibile: come mai non si è lasciato convincere?
CARLO
Quando Bartocci avrà elaborato una teoria alternativa alla RR che funzioni meglio di questa, allora potremo dire che aveva ragione lui. Ma prima di allora, le sue sono solo opinioni personali.
non aprirei altri fronti
Post by p***@gmail.com
E comunque immagino (e spero) che egli NON proponga l'eliminazione dell'uso della matematica nel campo della Fisica.
non direi, mi pare facesse presente che si può avere matematica perfetta
a supporto di fisica sbagliata. Quel Toscano racconta che quando Faraday
espose certe sue teorie (che tutto, materia compresa, non era altro che
la manifestazione di forze dei campi ... merita di leggere) fu osteggiato da
tutti i fisici del tempo che avevano altre idee "sorrette da potenti teorie matematiche" :-)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
per quel poco che ho letto e capito, Faraday è 'er meio der meio' nonostante
abbia scritto cose poi smentite dai fatti (sempre che Toscano abbia riferito bene)
CARLO
Certo, sul piano intuitivo è stato un piccolo genio; ma sarebbe stato un genio completo se fosse riuscito ad esprimere in forma matematica le sue intuizioni.
toglierei quel *piccolo*
poi ci ha pensato Maxwell a formalizzare (ma anche a stravolgere)

***

sono in attesa delle mazziate di Franco
magari mi convincerà di smetterla con le mie cazzate :-)
p***@gmail.com
2019-07-29 12:09:22 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno domenica 28 luglio 2019 23:35:31 UTC+2,
CARLO
Ho detto che l’elettrometro non è preciso quanto può esserlo un tester perché è adatto a misurare tensioni piuttosto alte. Ma ho anche detto tempo fa che potremmo misurare con precisione la fem presente sui morsetti col metodo del condensatore (quindi con corrente zero) misurando la forza di attrazione tra due armature adeguatamente dimensionate. Ma nessuno si sognerebbe di allestire un simile ambaradan, dal momento che è possibile verificare con voltmetri ad altissima impedenza d'entrata (fino a 10 Giga-Ohm, che equivale ad un circuito aperto) che la fem è indipendente dalla presenza o meno di una corrente nell'indotto.
GINO
un condensatore lo carichi con della corrente, stiamo parlando di ciò
che potrebbe succedere in una bobina aperta in presenza di campo variabile
CARLO
Ribadisco che la carica del condensatore è pressoché istantanea; poi, una volta caricato, avremo una BOBINA APERTA, una CORRENTE NULLA e, tra le armature, una tensione (pari al valore fem = ΔΦ/Δt) MISURABILE attraverso la misura della forza di attrazione elettrostatica tra di esse.
In che altra lingua devo spiegartelo? In aramaico? :-)
Post by gino-ansel
GINO
difatti tu puoi far girare il rotore o lo statore senza fornire energia
oltre a quella necessaria per vincere gli attriti e a quella iniziale
che serve per mettere "sul chi va là" gli elettroni della bobina
la questione è: quanto è intenso questo "chi va là"?
tu dici: quanto basta per portare la ddp (i volt) al massimo possibile
io dico: possibilissimo, ma non misurabile
CARLO
E qui continui imperterrito nel tuo errore, perché, invece la fem a vuoto (corrente zero) è MISURABILE in tanti modi diversi, tra cui quello appena citato del condensatore. E qualunque sia il metodo di misura, alla fine il tuo “chi va là” avrà sempre lo stesso valore: fem = ΔΦ/Δt.
Post by gino-ansel
GINO
poichè sotto carico all'aumentare degli ohm i volt crescono tendendo a un
limite (mentre gli ampere calano in modo da far tendere i watt a zero),
allora la massima tensione l'avresti col circuito aperto (ohm massimi),
sarebbe lo stesso che succede con la pompa e il ricircolo d'acqua,
CARLO
Questo ragionamento è corretto, ma non necessario, visto che puoi misurare il valore della fem anche a vuoto.
Post by gino-ansel
Post by gino-ansel
GINO
non ho nessun dubbio che i dati siano coerenti con le teorie correnti
ma a Roma si può andare percorrendo strade diverse.
CARLO
La metafora non è adeguata. Tu non vuoi arrivare a Roma seguendo un'altra strada, ma ipotizzi che la strada corretta è quella che porta a Viterbo (due campi magnetici), non quella che porta a Roma (un c.m. e un c.e.).
GINO
si osservano *2* c.m. e si ipotizza un c.e.
CARLO
E quali sono le osservazioni che confermano l’esistenza del secondo c.m. A VUOTO?
Post by gino-ansel
GINO
ho ipotizzato che all'inizio del fenomeno la variazione del c.m. fornito
dai magneti potrebbe interagire col c.m. degli elettroni (ricordi lo Stern-Gerlac in Ghirardi?) inducendoli a correre (una tensione quindi minimissima)
CARLO
Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?
Evidentemente, le osservazioni di Stern-Gerlac non sono applicabili al nostro caso specifico.
Post by gino-ansel
CARLO
E comunque immagino (e spero) che Bartocci NON proponga l'eliminazione dell'uso della matematica nel campo della Fisica.
GINO
non direi, mi pare facesse presente che si può avere matematica perfetta
a supporto di fisica sbagliata.
CARLO
Certo, può succedere anche questo. Specialmente nei casi complessi in cui la matematica perde di vista i dati sperimentali, cioè nei casi in cui non è facile (o impossibile) eseguire esperimenti adeguati. Ma non è certo questo il caso dell’induzione elettromagnetica, nel cui ambito oggi possiamo fare tutti gli esperimenti che vogliamo.
Post by gino-ansel
GINO
Quel Toscano racconta che quando Faraday
espose certe sue teorie (che tutto, materia compresa, non era altro che
la manifestazione di forze dei campi ... merita di leggere) fu osteggiato da
tutti i fisici del tempo che avevano altre idee "sorrette da potenti teorie matematiche" :-)
CARLO
Certo, ma delle “potenti teorie matematiche" si possono smontare con delle “potenti teorie matematiche” più conformi all’osservazione.
gino-ansel
2019-07-29 12:38:26 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 14:09:23 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ribadisco che la carica del condensatore è pressoché istantanea; poi, una volta caricato, avremo una BOBINA APERTA, una CORRENTE NULLA e, tra le armature, una tensione (pari al valore fem = ΔΦ/Δt) MISURABILE attraverso la misura della forza di attrazione elettrostatica tra di esse.
In che altra lingua devo spiegartelo? In aramaico? :-)
non hai bisognpo di spiegarlo: è giustissimo,
ma è di questo che parliamo?
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
La metafora non è adeguata. Tu non vuoi arrivare a Roma seguendo un'altra strada, ma ipotizzi che la strada corretta è quella che porta a Viterbo (due campi magnetici), non quella che porta a Roma (un c.m. e un c.e.).
GINO
si osservano *2* c.m. e si ipotizza un c.e.
sto parlando di un alternatore in funzione
(dovevo aggiungere la corrente e il c.e. eventualmente connesso)
Post by p***@gmail.com
CARLO
E quali sono le osservazioni che confermano l’esistenza del secondo c.m. A VUOTO?
non ne ho, prendo per buono quel che dice Ghirardi a proposito degli elettroni
oppure dal fatto che in un magnete si dice che molti elettroni sono concordi

e quali osservazioni confermano la presenza di un c.e. nei pressi di un
magnete che vedo cadere dal primo piano?,
qualcuno ha messo una calamita sul davanzale del primo piano e si è poi buttato
dal secondo piano verificando che non c'è c.e. nei pressi della calamita?
Post by p***@gmail.com
CARLO
Certo, ma delle “potenti teorie matematiche" si possono smontare con delle “potenti teorie matematiche” più conformi all’osservazione.
mi pare che nella equazioni Maxwell ci sia anche quella di Ampere
nonostante il modello fisico di Ampere (interazioni diritte e a distanza)
sia diverso da quello di Farady: uno dei due sbagliava, o sbaglio?

***

ora vado a riordinare i giochetti fatti col piccolo fisico;
se nel frattempo Franco non mi demolisce, li commenterò
(le foto le metto lo stesso così ciascuno dei tanti interessati
potrà farsi una sua idea)
p***@gmail.com
2019-07-29 14:25:43 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 14:09:23 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ribadisco che la carica del condensatore è pressoché istantanea; poi, una volta caricato, avremo una BOBINA APERTA, una CORRENTE NULLA e, tra le armature, una tensione (pari al valore fem = ΔΦ/Δt) MISURABILE attraverso la misura della forza di attrazione elettrostatica tra di esse.
In che altra lingua devo spiegartelo? In aramaico? :-)
GINO
non hai bisogno di spiegarlo: è giustissimo,
CARLO
Se è giustissimo, allora non puoi continuare a sostenere che la fem a vuoto non è misurabile e che non è necessario ipotizzare un campo elettrico, ma solo l'interazione tra due campi magnetici.
Infatti, ti ho fatto una domanda a cui non hai risposto e che ti ripropongo:

=============
Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?

=============
gino-ansel
2019-07-29 14:47:11 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 14:09:23 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ribadisco che la carica del condensatore è pressoché istantanea; poi, una volta caricato, avremo una BOBINA APERTA, una CORRENTE NULLA e, tra le armature, una tensione (pari al valore fem = ΔΦ/Δt) MISURABILE attraverso la misura della forza di attrazione elettrostatica tra di esse.
In che altra lingua devo spiegartelo? In aramaico? :-)
GINO
non hai bisogno di spiegarlo: è giustissimo,
CARLO
Se è giustissimo, allora non puoi continuare a sostenere che la fem a vuoto non è misurabile e che non è necessario ipotizzare un campo elettrico, ma solo l'interazione tra due campi magnetici.
=============
Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?
=============
Mi pareva d'essere stato chiaro
Quando carichi un condensatore fai correre della corrente, no?

Sto parlando della tensione che si crea facendo girare
l'alternatore a bobina aperta: tu hai detto che con le
foglioline si dimostra che c'è tensione, ma non la quantizzi

Oppure possiamo parlare di quell'attimo in cui, a bobina
chiusa, fai partire l'alternatore: nella bobina non sta correndo
corrente e c'è nessun campo, ma c'è il campo proprio e permanente
dei singoli elettroni: due campi che *potrebbero* interagire
e *innescare* un fenomeno maggiore di interazione c.m./c.m.

Magari ci sono strumenti così potenti da mostrare come varia
la tensione in intervalli brevissimi: se non disegnasse una curva che parte da 0 per arrivare a regime, ma mostrasse
una linea parallela all'asse x, io sarei falsificato

vado a mostrare le mie foto
p***@gmail.com
2019-07-29 15:21:29 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 14:09:23 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ribadisco che la carica del condensatore è pressoché istantanea; poi, una volta caricato, avremo una BOBINA APERTA, una CORRENTE NULLA e, tra le armature, una tensione (pari al valore fem = ΔΦ/Δt) MISURABILE attraverso la misura della forza di attrazione elettrostatica tra di esse.
In che altra lingua devo spiegartelo? In aramaico? :-)
GINO
non hai bisogno di spiegarlo: è giustissimo,
CARLO
Se è giustissimo, allora non puoi continuare a sostenere che la fem a vuoto non è misurabile e che non è necessario ipotizzare un campo elettrico, ma solo l'interazione tra due campi magnetici.
=============
Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?
=============
Mi pareva d'essere stato chiaro
Quando carichi un condensatore fai correre della corrente, no?
Sto parlando della tensione che si crea facendo girare
l'alternatore a bobina aperta: tu hai detto che con le
foglioline si dimostra che c'è tensione, ma non la quantizzi
Oppure possiamo parlare di quell'attimo in cui, a bobina
chiusa, fai partire l'alternatore: nella bobina non sta correndo
corrente e c'è nessun campo, ma c'è il campo proprio e permanente
dei singoli elettroni: due campi che *potrebbero* interagire
e *innescare* un fenomeno maggiore di interazione c.m./c.m.
Magari ci sono strumenti così potenti da mostrare come varia
la tensione in intervalli brevissimi: se non disegnasse una curva che parte da 0 per arrivare a regime, ma mostrasse
una linea parallela all'asse x, io sarei falsificato
CARLO
Stai tergiversando. Prima rispondi alla mia domanda facile; poi passeremo al caso dell'alternatore, che è più complesso.
gino-ansel
2019-07-29 17:00:00 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 17:21:30 UTC+2,
***@gmail.com
vuol proprio redimermi :-)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
=============
Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione
=============
beh, uno potrei averlo caricato con delle torpedini
(pesci elettrici, sempre che abbiano una spina femmina)
e l'altro con delle tazze galvaniche
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Mi pareva d'essere stato chiaro
Quando carichi un condensatore fai correre della corrente, no?
Sto parlando della tensione che si crea facendo girare
l'alternatore a bobina aperta: tu hai detto che con le
foglioline si dimostra che c'è tensione, ma non la quantizzi
Oppure possiamo parlare di quell'attimo in cui, a bobina
chiusa, fai partire l'alternatore: nella bobina non sta correndo
corrente e c'è nessun campo, ma c'è il campo proprio e permanente
dei singoli elettroni: due campi che *potrebbero* interagire
e *innescare* un fenomeno maggiore di interazione c.m./c.m.
Magari ci sono strumenti così potenti da mostrare come varia
la tensione in intervalli brevissimi: se non disegnasse una curva che parte da 0 per arrivare a regime, ma mostrasse
una linea parallela all'asse x, io sarei falsificato
CARLO
Stai tergiversando. Prima rispondi alla mia domanda facile; poi passeremo al caso dell'alternatore, che è più complesso.
rinuncio a farti capire il mio ragionamento
(capirlo non implicherebbe accettarlo per vero)
p***@gmail.com
2019-07-29 18:30:38 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 17:21:30 UTC+2,
vuol proprio redimermi :-)
Post by p***@gmail.com
=============
Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione
=============
GINO
beh, uno potrei averlo caricato con delle torpedini
(pesci elettrici)
CARLO
Bravo. E tra le sue armature è presente un c.e.
Post by gino-ansel
GINO
e l'altro con delle tazze galvaniche
CARLO
No, l'altro è collegato con la dinamo. E tra le sue armature è presente un uguale campo elettrico. Dov'è l'ALTRO mitico campo magnetico?
Post by gino-ansel
GINO
rinuncio a farti capire il mio ragionamento
(capirlo non implicherebbe accettarlo per vero)
CARLO
Io invece ho l'impressione che tu rinunci a capire come stanno veramente le cose. Questa tua ipotesi in realtà non è una semplice "fantasia", ma una fede alla quale non vuoi affatto rinunciare, nemmeno di fronte all'evidenza contraria.
Ma se questo ti rende felice..., in Italia c'è piena libertà di culto. :-)
gino-ansel
2019-07-30 05:59:00 UTC
Permalink
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 20:30:39 UTC+2,
CARLO
... tra le sue armature è presente un uguale campo elettrico. Dov'è l'ALTRO mitico campo magnetico?
nessuno può dubitare che fra le armature di un condensatore carico ci sia
un campo elettrico, come fra nubi e terra durante un temporale,
ma che c'entra il campo magnetico?
caso mai nella corrente di spostamento
Post by gino-ansel
GINO
rinuncio a farti capire il mio ragionamento
(capirlo non implicherebbe accettarlo per vero)
CARLO
Io invece ho l'impressione che tu rinunci a capire come stanno veramente le cose. Questa tua ipotesi in realtà non è una semplice "fantasia", ma una fede alla quale non vuoi affatto rinunciare, nemmeno di fronte all'evidenza contraria.
Ma se questo ti rende felice..., in Italia c'è piena libertà di culto. :-)
ho a lungo bisticciato con un paio di fisici sul *meccanismo fisico* connesso
alla legge di Faraday: uno diceva che l'interazione avveniva nell'area
della spira e di li' irraggiava verso i fili (Stokes, direi) l'altro diceva
invece che si trattava di una *proprietà del campo* e, messo alle strette,
disse (grossomodo) che i *campi* non sono una realtà oggettiva, ma una
approssimazione, che nei manuali le cose vengono esposte in modo da renderle
comprensibili utilizzando il campo come mattone di base, che con questo mattone
elementare si può costruire tutto l'edificio dell'elettrodinamica, ma se si
cerca una spiegazione della natura intima del campo, la ricerca sarà
infruttuosa, che cercare una sua spiegazione all'interno della teoria che il
campo stesso definisce è un discorso ricorsivo che porta solo a tautologie,
che bisognerebbe invece scendere al livello delle quantistica, ma che senza una preparazione adeguata non è possibile capire né intendersi

se questo fisico aveva ragione e considerato che tu concordavi con Feynman
sull'incomprensibilità della quantistica, direi che neppure tu possiedi
un modello fisico del fenomeno: hai modello matematico che funziona

------------------------------

visto che qui non c'intendiamo ti propongo una cosa più semplice
foto 14-15-16 in https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
- una corrente alternata circolante in una bobina genera una corrente
alternata in una spira esterna e concentrica
- la corrente indotta non cambia spostando la mono-spira lungo la bobina
- invece diminuisce gradualmente uscendo dalla bobina, sempre rimanendo
concentrica al nucleo sporgente dalla bobina
- il nucleo sporgente è a sua volta interrotto e isolato: non si notano
grossi *salti* di tensione facendo transitare la spira in quella zona

mi confermi che il campo elettrico agisce in tutti i 3 casi fotografati?
e come agisce?





(mia libera e rischiosa sintesi). Lo stesso fisico poi aggiunge che se anche io trovassi una descrizione *classica* più convincente di quella corrente non sarei in grado di valutarne la compatibilità con il resto della fisica d’oggidì. Non posso che concordare, però ne discende che:
p***@gmail.com
2019-07-30 10:32:57 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno lunedì 29 luglio 2019 20:30:39 UTC+2,
CARLO
... tra le sue armature è presente un uguale campo elettrico. Dov'è l'ALTRO mitico campo magnetico?
GINO
nessuno può dubitare che fra le armature di un condensatore carico ci sia
un campo elettrico, come fra nubi e terra durante un temporale,
ma che c'entra il campo magnetico?
caso mai nella corrente di spostamento
CARLO
Il campo magnetico della dinamo c'entra SIA nella carica del condensatore (corrente di spostamento), SIA per mantenerlo carico. Infatti, dopo averlo caricato, se arrestassi la rotazione dei magneti induttori, il condensatore si scaricherebbe istantaneamente nell'indotto della dinamo.
Ciò dimostra che sono proprio i magneti induttori che producono il campo elettrico necessario SIA per la carica del condensatore SIA per il mantenimento della carica.
Post by gino-ansel
GINO
ho a lungo bisticciato con un paio di fisici sul *meccanismo fisico* connesso
alla legge di Faraday: uno diceva che l'interazione avveniva nell'area
della spira e di li' irraggiava verso i fili (Stokes, direi) l'altro diceva
invece che si trattava di una *proprietà del campo* e, messo alle strette,
disse (grossomodo) che i *campi* non sono una realtà oggettiva, ma una
approssimazione, che nei manuali le cose vengono esposte in modo da renderle
comprensibili utilizzando il campo come mattone di base, che con questo mattone
elementare si può costruire tutto l'edificio dell'elettrodinamica, ma se si
cerca una spiegazione della natura intima del campo, la ricerca sarà
infruttuosa, che cercare una sua spiegazione all'interno della teoria che il
campo stesso definisce è un discorso ricorsivo che porta solo a tautologie,
che bisognerebbe invece scendere al livello delle quantistica, ma che senza una preparazione adeguata non è possibile capire né intendersi
se questo fisico aveva ragione e considerato che tu concordavi con Feynman
sull'incomprensibilità della quantistica, direi che neppure tu possiedi
un modello fisico del fenomeno: hai modello matematico che funziona
CARLO
Come abbiamo già detto tempo fa, nessuno sa cosa sia in sé il c.e., il c.m., l'elettrone, il protone, ecc.. Le grandezze fisiche possono essere definite come dei misteri inosservabili dotati di proprietà osservabili e misurabili. E questo vale anche per l'induzione elettromagnetica: NESSUNO sa (nemmeno i fisici quantistici) le ragioni per le quali una variazione di flusso concatenato ad una spira generi in essa un campo elettrico, o perché una carica elettrica in moto si contorni di un campo magnetico. Per il momento, cioè, la scienza si limita ad osservare questi fenomeni, a misurarli e a risalire (nei limiti del possibile) alle leggi che li governano.
In altre parole, la Scienza è conoscenza, non onniscienza.
Post by gino-ansel
GINO
visto che qui non c'intendiamo ti propongo una cosa più semplice
foto 14-15-16 in https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
- una corrente alternata circolante in una bobina genera una corrente
alternata in una spira esterna e concentrica
- la corrente indotta non cambia spostando la mono-spira lungo la bobina
- invece diminuisce gradualmente uscendo dalla bobina, sempre rimanendo
concentrica al nucleo sporgente dalla bobina
- il nucleo sporgente è a sua volta interrotto e isolato: non si notano
grossi *salti* di tensione facendo transitare la spira in quella zona
mi confermi che il campo elettrico agisce in tutti i 3 casi fotografati?
CARLO
Non è facile capire in dettaglio tutto l'ambaradan che hai armato in queste foto. Ma non ci sono dubbi che DOVUNQUE tu misuri una tensione o una corrente, lì c'è un campo elettrico che le produce, indipendentemente dai fenomeni (elettrochimici, elettrostatici, induttivi, ecc.) che lo hanno generato.
Post by gino-ansel
GINO
e come agisce?
CARLO
Quel mistero che no chiamiamo "campo elettrico" agisce in un solo modo: esercita una forza su cariche elettriche; e se le cariche sono libere di muoversi, si genera una corrente (con relativi effetti magnetici).
Se il c.e. è costante-continuo, avremo una tensione e una corrente continue; se il c.e. è alternato, avremo una tensione e una corrente alternate.
E' tutto qua.
gino-ansel
2019-07-30 13:11:59 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
CARLO
... tra le sue armature è presente un uguale campo elettrico. Dov'è l'ALTRO mitico campo magnetico?
GINO
nessuno può dubitare che fra le armature di un condensatore carico ci sia
un campo elettrico, come fra nubi e terra durante un temporale,
ma che c'entra il campo magnetico?
caso mai nella corrente di spostamento
CARLO
Il campo magnetico della dinamo c'entra SIA nella carica del condensatore (corrente di spostamento), SIA per mantenerlo carico. Infatti, dopo averlo caricato, se arrestassi la rotazione dei magneti induttori, il condensatore si scaricherebbe istantaneamente nell'indotto della dinamo.
beh, non me ne intendo, ma se stacchi il condensatore dalla linea
credevo che per per un po' si rischiasse di prendere la scossa;
credevo restasse carico appunto per effetto del campo elettrico presente
fra le armature (che tratterrebbe gli elettroni in eccesso da una parte
dallo scivolare indietro)

comunque non mi pare riguardi l'argomento *meccanismo fisico che genera la
corrente* (ma mica quella di un condensatore che si scarica)
Post by p***@gmail.com
Ciò dimostra che sono proprio i magneti induttori che producono il campo elettrico necessario SIA per la carica del condensatore SIA per il mantenimento della carica.
se non altro siamo d'accordo sul fatto che è il magnetismo (variabile) ad
essere la *prima* causa
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
ho a lungo bisticciato con un paio di fisici sul *meccanismo fisico* connesso
alla legge di Faraday: uno diceva che l'interazione avveniva nell'area
della spira e di li' irraggiava verso i fili (Stokes, direi) l'altro diceva
invece che si trattava di una *proprietà del campo* e, messo alle strette,
disse (grossomodo) che i *campi* non sono una realtà oggettiva, ma una
approssimazione, che nei manuali le cose vengono esposte in modo da renderle
comprensibili utilizzando il campo come mattone di base, che con questo mattone
elementare si può costruire tutto l'edificio dell'elettrodinamica, ma se si
cerca una spiegazione della natura intima del campo, la ricerca sarà
infruttuosa, che cercare una sua spiegazione all'interno della teoria che il
campo stesso definisce è un discorso ricorsivo che porta solo a tautologie,
che bisognerebbe invece scendere al livello delle quantistica, ma che senza una preparazione adeguata non è possibile capire né intendersi
se questo fisico aveva ragione e considerato che tu concordavi con Feynman
sull'incomprensibilità della quantistica, direi che neppure tu possiedi
CARLO
Come abbiamo già detto tempo fa, nessuno sa cosa sia in sé il c.e., il c.m., l'elettrone, il protone, ecc.. Le grandezze fisiche possono essere definite come dei misteri inosservabili dotati di proprietà osservabili e misurabili. E questo vale anche per l'induzione elettromagnetica: NESSUNO sa (nemmeno i fisici quantistici) le ragioni per le quali una variazione di flusso concatenato ad una spira generi in essa un campo elettrico, o perché una carica elettrica in moto si contorni di un campo magnetico. Per il momento, cioè, la scienza si limita ad osservare questi fenomeni, a misurarli e a risalire (nei limiti del possibile) alle leggi che li governano.
In altre parole, la Scienza è conoscenza, non onniscienza.
perfetto, ed è per questo che nel mio scartafaccio proseguo scrivendo:
---------------------------------------------------------------------------
... Lo stesso fisico poi aggiunge che se anche io trovassi una descrizione *classica* più convincente di quella corrente non sarei in grado di valutarne la compatibilità con il resto della fisica d’oggidì. Non posso che concordare, però ne discende che:
a) ho il diritto di considerare il campo una approssimazione, perciò
b) ho il diritto di tentare di immaginare un modello meccanicistico più convincente (ben conscio che sarà una approssimazione), ma questo
c) a patto che non contrasti con le osservazioni disponibili e che non richieda una modifica della descrizione quantitativa corrente (matematica corrente).
Naturalmente non sono io che posso verificare questo punto (la fisica non è il mio mestiere). Se poi dal modello corrente rielaborato dalla quantistica ne esce una descrizione *fisica* più convincente ad uso degli umani, ma che ben venga! Al momento però non mi è pervenuta.
-------------------------------------------------------------------------------
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
visto che qui non c'intendiamo ti propongo una cosa più semplice
foto 14-15-16 in https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
- una corrente alternata circolante in una bobina genera una corrente
alternata in una spira esterna e concentrica
- la corrente indotta non cambia spostando la mono-spira lungo la bobina
- invece diminuisce gradualmente uscendo dalla bobina, sempre rimanendo
concentrica al nucleo sporgente dalla bobina
- il nucleo sporgente è a sua volta interrotto e isolato: non si notano
grossi *salti* di tensione facendo transitare la spira in quella zona
mi confermi che il campo elettrico agisce in tutti i 3 casi fotografati?
CARLO
Non è facile capire in dettaglio tutto l'ambaradan che hai armato in queste foto.
guarda solo le 3 foto citate: non vedi un tondo di ferro parzialmente
avvolto da un solenoide con sopra un pezzo di tondo isolato dal resto?
C'è scritto che è alimentato con la corrente di casa con un lampada
in serie per evitare casini (tu mi dicesti che non volevi arrischiare
di darmi le misure opportune)
Post by p***@gmail.com
Ma non ci sono dubbi che DOVUNQUE tu misuri una tensione o una corrente, lì c'è un campo elettrico che le produce, indipendentemente dai fenomeni (elettrochimici, elettrostatici, induttivi, ecc.) che lo hanno generato.
non c'è dubbio che l'osciloscopio mostra una corrente nella spiretta, poi
ovunque lungo il ferro c'è indubbiamente un campo magnetico variabile
(la causa prima su cui concordiamo)
io non osservo altro
al massimo posso ammettere un c.e. nella bobina e nella spira (se presente),
ma preferei dire chè c'è una corrente che genera un c.e. se ci metti un
condensatore

visto che i *campi* in realtà non sappiamo cosa siano, non vedo perchè
complicarci la vita aggiungendo un campo per *spiegare* quando queso campo
non spiega nulla (l'hai appena scritto tu)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
e come agisce?
CARLO
Quel mistero che no chiamiamo "campo elettrico" agisce in un solo modo: esercita una forza su cariche elettriche; e se le cariche sono libere di muoversi, si genera una corrente (con relativi effetti magnetici).
io ho avuto la presunzione di fare un passo in più nello *immaginare*
un modello fisico: fra l'altro ben compatibile con l'effett0 90° mentre
le teorie correnti mi paiono oscure al riguardo (un tale mi ha detto che
nel Berkely c'è spiegato tutto per bene anche se lui non è ingrado di
spiegarlo - un po' strano, no? - forse voleva dire che comunque io
non avrei capito)
Post by p***@gmail.com
Se il c.e. è costante-continuo, avremo una tensione e una corrente continue; se il c.e. è alternato, avremo una tensione e una corrente alternate.
per il continuo finiamo negli omopolari,
attendo lumi da i.s.f. (mi sa che attenderò un pezzo)
Post by p***@gmail.com
E' tutto qua.
beato te
p***@gmail.com
2019-07-30 21:37:13 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Il campo magnetico della dinamo c'entra SIA nella carica del condensatore (corrente di spostamento), SIA per mantenerlo carico. Infatti, dopo averlo caricato, se arrestassi la rotazione dei magneti induttori, il condensatore si scaricherebbe istantaneamente nell'indotto della dinamo.
GINO
beh, non me ne intendo, ma se stacchi il condensatore dalla linea
credevo che per per un po' si rischiasse di prendere la scossa;
credevo restasse carico appunto per effetto del campo elettrico presente
fra le armature (che tratterrebbe gli elettroni in eccesso da una parte
dallo scivolare indietro)
CARLO
Se lo scolleghi dalla linea rimane carico perché le armature sono isolate, non per effetto del campo elettrico. Anzi, il campo elettrico tende a scaricarlo, e lo fa non appena lo si colleghi ad un circuito esterno.
Post by gino-ansel
GINO
comunque non mi pare riguardi l'argomento *meccanismo fisico che genera la
corrente* (ma mica quella di un condensatore che si scarica)
CARLO
Il solo meccanismo che genera la corrente si chiama campo elettrico.
Ricordati dell’Olivieri-Ravelli. :-)
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Come abbiamo già detto tempo fa, nessuno sa cosa sia in sé il c.e., il c.m., l'elettrone, il protone, ecc.. Le grandezze fisiche possono essere definite come dei misteri inosservabili dotati di proprietà osservabili e misurabili. E questo vale anche per l'induzione elettromagnetica: NESSUNO sa (nemmeno i fisici quantistici) le ragioni per le quali una variazione di flusso concatenato ad una spira generi in essa un campo elettrico, o perché una carica elettrica in moto si contorni di un campo magnetico. Per il momento, cioè, la scienza si limita ad osservare questi fenomeni, a misurarli e a risalire (nei limiti del possibile) alle leggi che li governano.
In altre parole, la Scienza è conoscenza, non onniscienza.
GINO
---------------------------------------------------------------------------
a) ho il diritto di considerare il campo una approssimazione, perciò
b) ho il diritto di tentare di immaginare un modello meccanicistico più convincente (ben conscio che sarà una approssimazione), ma questo
c) a patto che non contrasti con le osservazioni disponibili e che non richieda una modifica della descrizione quantitativa corrente (matematica corrente).
Naturalmente non sono io che posso verificare questo punto (la fisica non è il mio mestiere). Se poi dal modello corrente rielaborato dalla quantistica ne esce una descrizione *fisica* più convincente ad uso degli umani, ma che ben venga! Al momento però non mi è pervenuta.
-------------------------------------------------------------------------------
CARLO
Dal punto di vista legale hai il diritto di immaginare ciò che vuoi; ma per proporre un modello più convincente di quello attuale, devi avere ben chiaro …qual è il modello attuale e in cosa non ti convince. Mentre io, invece, ho proprio l’impressione che tu non lo abbia compreso a sufficienza e che sia proprio questa la ragione delle tue "proposte alternative".
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
visto che qui non c'intendiamo ti propongo una cosa più semplice
foto 14-15-16 in https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
- una corrente alternata circolante in una bobina genera una corrente
alternata in una spira esterna e concentrica
- la corrente indotta non cambia spostando la mono-spira lungo la bobina
- invece diminuisce gradualmente uscendo dalla bobina, sempre rimanendo
concentrica al nucleo sporgente dalla bobina
- il nucleo sporgente è a sua volta interrotto e isolato: non si notano
grossi *salti* di tensione facendo transitare la spira in quella zona
mi confermi che il campo elettrico agisce in tutti i 3 casi fotografati?
CARLO
Non è facile capire in dettaglio tutto l'ambaradan che hai armato in queste foto.
GINO
guarda solo le 3 foto citate: non vedi un tondo di ferro parzialmente
avvolto da un solenoide con sopra un pezzo di tondo isolato dal resto?
C'è scritto che è alimentato con la corrente di casa con un lampada
in serie per evitare casini (tu mi dicesti che non volevi arrischiare
di darmi le misure opportune)
CARLO
Sì, ma non vedo nulla che il modello ufficiale non preveda.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ma non ci sono dubbi che DOVUNQUE tu misuri una tensione o una corrente, lì c'è un campo elettrico che le produce, indipendentemente dai fenomeni (elettrochimici, elettrostatici, induttivi, ecc.) che lo hanno generato.
GINO
non c'è dubbio che l'osciloscopio mostra una corrente nella spiretta, poi
ovunque lungo il ferro c'è indubbiamente un campo magnetico variabile
(la causa prima su cui concordiamo)
io non osservo altro
CARLO
Se è per questo non osservi nemmeno il campo magnetico, ma PRESUMI che ci sia perché vedi una corrente indotta. Ma, allora, se vedi una corrente indotta devi anche PRESUMERE che ci sia un campo elettrico che la genera.
Post by gino-ansel
GINO
al massimo posso ammettere un c.e. nella bobina e nella spira (se presente),
ma preferei dire chè una corrente che genera un c.e. se ci metti un
condensatore
CARLO
Ancora con questa sciocchezza? Non l’hai ancora capito che, se la spira è aperta C’È UN CAMPO ELETTRICO ANCHE SENZA ALCUNA CORRENTE? …E che quindi la tua affermazione: <<c'è una corrente che genera un campo elettrico>> è ambigua, confusa, e ti fa fare di tutta l’erba un fascio?
Non puoi pretendere di riformare delle teorie di cui fraintendi il significato.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Quel mistero che no chiamiamo "campo elettrico" agisce in un solo modo: esercita una forza su cariche elettriche; e se le cariche sono libere di muoversi, si genera una corrente (con relativi effetti magnetici).
GINO
io ho avuto la presunzione di fare un passo in più nello *immaginare*
un modello fisico: fra l'altro ben compatibile con l'effett0 90° mentre
le teorie correnti mi paiono oscure al riguardo
CARLO
Ti paiono oscure perché non le hai capite. Quindi ti ari-ari-consiglio l’Olivieri-Ravelli.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se il c.e. è costante-continuo, avremo una tensione e una corrente continue; se il c.e. è alternato, avremo una tensione e una corrente alternate.
GINO
per il continuo finiamo negli omopolari,
attendo lumi da i.s.f. (mi sa che attenderò un pezzo)
CARLO
Prima di passare agli omopolari, cerca di capire bene i …bipolari, altrimenti fai solo tanta confusione.
Michele Falzone
2019-07-31 03:30:32 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
per il continuo finiamo negli omopolari,
attendo lumi da i.s.f. (mi sa che attenderò un pezzo)
CARLO
Prima di passare agli omopolari, cerca di capire bene i …bipolari, altrimenti fai solo tanta confusione.
Qui ti devo contraddire, credo che tu non abbia capito Gino, dici bene
quando gli dici di studiare l'Olivieri-Ravelli, specialmente quello con la
copertina cartonata verde.

Spiega molto bene i fenomeni, riesce a spiegare il paramagnetismo con il
modello degli elettroni che ruotano attorno al nucleo, per effetto di un
campo magnetico orientano la loro orbita, creando un effetto aggiuntivo
"Paramagnetismo".

Con lo stesso modello planetario, spiega molto bene anche il diamagnetismo,
in questo caso spiega che le orbite non potendosi orientare si deformano,
riducendo l'effetto complessivo "Diamagnetismo", peccato che da un bel pezzo
si è capito che gli elettroni che ruotano attorno al nucleo "sistema
planetario" sia una grandissima C@##@T@ e questo Gino lo ha capito.

Gino purtroppo si comporta come quello che avendo perso una spilla, si mette
a spazzare a caso tutte le strade della città, non riuscendo a capire che
sarebbe meglio ripercorrere la strada percorsa il giorno prima.

In strade come quella degli omopolari o quella dell'effetto Sagnac, c'è
sicuramente la spilla smarrita, anzi io penso che stia esattamente li, ma
in questo caso pur avendo capito "DOVE" spazzare, non si è capito "COME",
spero ancora per poco, ma posso sbagliarmi ancora una volta.

Gino continua a sprecare un sacco di risorse a spazzare le strade a caso, e
spera inutilmente che altri percorrano la strada del giorno prima per lui.

Spera, in quanto non sa esattamente dove spazzare, ma almeno lui cerca di
spazzare, mentre tanti altri, STUPIDAMENTE non si sono ancora accorti di
avere smarrito la spilla.

Purtroppo per sapere dove spazzare, si deve avere un modello alternativo
"Uno schema", anche se dopo ci si potrebbe accorgere di avere sbagliato
modello e dovere ricominciare tutto da capo, ma senza schema "modello
alternativo" si corre il rischio di spazzare inutilmente.

Michele Falzone

http://www.ilmioetere.altervista.org
p***@gmail.com
2019-08-01 10:12:02 UTC
Permalink
Post by Michele Falzone
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
per il continuo finiamo negli omopolari,
attendo lumi da i.s.f. (mi sa che attenderò un pezzo)
CARLO
Prima di passare agli omopolari, cerca di capire bene i …bipolari, altrimenti fai solo tanta confusione.
Qui ti devo contraddire, credo che tu non abbia capito Gino, dici bene
quando gli dici di studiare l'Olivieri-Ravelli, specialmente quello con la
copertina cartonata verde.
Spiega molto bene i fenomeni, riesce a spiegare il paramagnetismo con il
modello degli elettroni che ruotano attorno al nucleo, per effetto di un
campo magnetico orientano la loro orbita, creando un effetto aggiuntivo
"Paramagnetismo".
Con lo stesso modello planetario, spiega molto bene anche il diamagnetismo,
in questo caso spiega che le orbite non potendosi orientare si deformano,
riducendo l'effetto complessivo "Diamagnetismo", peccato che da un bel pezzo
si è capito che gli elettroni che ruotano attorno al nucleo "sistema
CARLO
Infatti non ha mai convinto neanche me l'idea che il paramagnetismo dei materiali ferrosi derivi dalla possibilità di orientamento delle mini-spire costituite dagli orbitali elettronici dei loro atomi.
Ma la nostra chiacchierata (sul tema della mutua induzione) prescinde da questo problema. Non sta né in cielo né in terra l'ipotesi di Gino secondo cui l'induzione sarebbe prodotta dall'interazione di DUE campi magnetici e che il campo elettrico indotto sarebbe solo ipotizzato, non misurabile e quindi superfluo.
Post by Michele Falzone
MICHELE
Gino purtroppo si comporta come quello che avendo perso una spilla, si mette
a spazzare a caso tutte le strade della città, non riuscendo a capire che
sarebbe meglio ripercorrere la strada percorsa il giorno prima.
In strade come quella degli omopolari o quella dell'effetto Sagnac, c'è
sicuramente la spilla smarrita, anzi io penso che stia esattamente li, ma
in questo caso pur avendo capito "DOVE" spazzare, non si è capito "COME",
spero ancora per poco, ma posso sbagliarmi ancora una volta.
CARLO
Se non sbaglio l'effetto Sagnac riguarda la luce. Quali ricadute teoriche produce sul fenomeno della mutua induzione?
Post by Michele Falzone
CARLO
Gino continua a sprecare un sacco di risorse a spazzare le strade a caso, e
spera inutilmente che altri percorrano la strada del giorno prima per lui.
Spera, in quanto non sa esattamente dove spazzare, ma almeno lui cerca di
spazzare, mentre tanti altri, STUPIDAMENTE non si sono ancora accorti di
avere smarrito la spilla.
Purtroppo per sapere dove spazzare, si deve avere un modello alternativo
"Uno schema", anche se dopo ci si potrebbe accorgere di avere sbagliato
modello e dovere ricominciare tutto da capo, ma senza schema "modello
alternativo" si corre il rischio di spazzare inutilmente.
CARLO
Beh, anche lui ha un "modello alternativo"; peccato però, che non sia in accordo con le osservazioni.
gino-ansel
2019-08-01 11:08:21 UTC
Permalink
Il giorno giovedì 1 agosto 2019 12:12:03 UTC+2,
CARLO
... la nostra chiacchierata (sul tema della mutua induzione) prescinde da questo problema. Non sta né in cielo né in terra l'ipotesi di Gino secondo cui l'induzione sarebbe prodotta dall'interazione di DUE campi magnetici e che il campo elettrico indotto sarebbe solo ipotizzato, non misurabile e quindi superfluo.
cosa intendi per c.e. indotto?
la corrente o qualcosa che *poi* genera la corrente?
chi ha detto che ciò che non si osserva (o non si misura) non esiste?
un fisico (quando gli fa comodo)
Post by Michele Falzone
MICHELE
Gino purtroppo si comporta come quello che avendo perso una spilla, si mette
a spazzare a caso tutte le strade della città, non riuscendo a capire che
sarebbe meglio ripercorrere la strada percorsa il giorno prima.
caro mio tu sapessi quanta strada ho fatto grazie a informazioni imprecise!
e non dirmi che la matematica è precisa perchè non è di questa che discuto,
discuto per esempio della definizzione di variazione di flusso per tanto
tempo da me usata (e qui citata senza obiezioni da parte vostra) e dire
che veniva da un testo universitario

molti non hanno ancora capito che il rigore è possibile e necessario anche
esprimendosi a parole
Post by Michele Falzone
In strade come quella degli omopolari o quella dell'effetto Sagnac, c'è
sicuramente la spilla smarrita, anzi io penso che stia esattamente li, ma
in questo caso pur avendo capito "DOVE" spazzare, non si è capito "COME",
spero ancora per poco, ma posso sbagliarmi ancora una volta.
io i test li ho fatti e commentati (e tu li hai ignorati)
a quando i tuoi?
CARLO
Se non sbaglio l'effetto Sagnac riguarda la luce. Quali ricadute teoriche produce sul fenomeno della mutua induzione?
Post by Michele Falzone
CARLO
Gino continua a sprecare un sacco di risorse a spazzare le strade a caso, e
spera inutilmente che altri percorrano la strada del giorno prima per lui.
altri?
ho fatto una relazione organica, finora nessuno l'ha valutata punto per punto
Post by Michele Falzone
Spera, in quanto non sa esattamente dove spazzare, ma almeno lui cerca di
spazzare, mentre tanti altri, STUPIDAMENTE non si sono ancora accorti di
avere smarrito la spilla.
saresti un eretico pute tu? non parrebbe (ma Fabri ha la vista lunga)
Post by Michele Falzone
Purtroppo per sapere dove spazzare, si deve avere un modello alternativo
"Uno schema", anche se dopo ci si potrebbe accorgere di avere sbagliato
modello e dovere ricominciare tutto da capo, ma senza schema "modello
alternativo" si corre il rischio di spazzare inutilmente.
CARLO
Beh, anche lui ha un "modello alternativo"; peccato però, che non sia in accordo con le osservazioni.
lo dici tu
p***@gmail.com
2019-08-01 11:51:05 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno giovedì 1 agosto 2019 12:12:03 UTC+2,
CARLO
... la nostra chiacchierata (sul tema della mutua induzione) prescinde da questo problema. Non sta né in cielo né in terra l'ipotesi di Gino secondo cui l'induzione sarebbe prodotta dall'interazione di DUE campi magnetici e che il campo elettrico indotto sarebbe solo ipotizzato, non misurabile e quindi superfluo.
GINO
cosa intendi per c.e. indotto?
la corrente o qualcosa che *poi* genera la corrente?
CARLO
La seconda che hai detto: qualcosa che *poi* genera la corrente, ma che è MISURABILE anche quando non c'è alcuna corrente.
Post by gino-ansel
GINO
chi ha detto che ciò che non si osserva (o non si misura) non esiste?
CARLO
Non lo so chi lo ha detto. Ma so quello che dico io: qualcosa che non si osserva e di cui non si osserva/misura alcun effetto, non può essere dichiarato esistente; può essere solo un oggetto di fede, non di scienza.
Post by gino-ansel
CARLO
Beh, anche lui ha un "modello alternativo"; peccato però, che non sia in accordo con le osservazioni.
GINO
lo dici tu
CARLO
No, lo dici tu quando scrivi che ciò che chiamiamo "c.e. indotto" in realtà non è che "l'abbracciamento di due campi magnetici".

https://digilander.libero.it/gino333/testalternatore.jpg
gino-ansel
2019-08-01 14:55:17 UTC
Permalink
Il giorno giovedì 1 agosto 2019 13:51:06 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
cosa intendi per c.e. indotto?
la corrente o qualcosa che *poi* genera la corrente?
CARLO
La seconda che hai detto: qualcosa che *poi* genera la corrente, ma che è MISURABILE anche quando non c'è alcuna corrente.
e come? con le foglioline? con le foglioline non puoi dimostrare che
c'è la stessa tensione che vedi col tester, lo hai detto tu stesso
(basta il tester, non serve il condensatore)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
chi ha detto che ciò che non si osserva (o non si misura) non esiste?
CARLO
Non lo so chi lo ha detto. Ma so quello che dico io: qualcosa che non si osserva e di cui non si osserva/misura alcun effetto, non può essere dichiarato esistente; può essere solo un oggetto di fede, non di scienza.
questo è proprio il caso del c.e. nei pressi del magnete in
movimento (a meno che T.Russo non dimostri che c'è c.e. col metodo
che ho trascritto nel mio scartafaccio, o, addirittura, a meno che
non lo dimostri Buggio con le sue foglioline d'oro)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Beh, anche lui ha un "modello alternativo"; peccato però, che non sia in accordo con le osservazioni.
GINO
lo dici tu
CARLO
No, lo dici tu quando scrivi che ciò che chiamiamo "c.e. indotto" in realtà non è che "l'abbracciamento di due campi magnetici".
https://digilander.libero.it/gino333/testalternatore.jpg
le osservazioni concordano con le previsioni quantitative di una matematica
astratta rispetto al meccanismo fisico, perciò sul meccanismo fisico si
può liberamente bisticciare (se non sei d'accordo devi smentire Toscano
e pure Lord Kelvin)

per invalidare il meccanismo che immagino io, le tue foglioline non servono;
invece si tocca con mano l'abbraccio dei campi magnetici e tu stesso hai
scritto che il *contrasto* fra i campi può retroagire sugli elettroni che
generano il c.m. del circuito: perchè non può essere questa *reazione*
a mettere in moto gli elettroni (o a far loro sputare la roba che dice
Falzone?)

qui verrebbe a fagiolo la questione della spinta a 90°:
come la spiegate *fisicamente* voi?
(nel Berkely non ci ho capito un tubo)
p***@gmail.com
2019-08-01 20:43:13 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno giovedì 1 agosto 2019 13:51:06 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
cosa intendi per c.e. indotto?
la corrente o qualcosa che *poi* genera la corrente?
CARLO
La seconda che hai detto: qualcosa che *poi* genera la corrente, ma che è MISURABILE anche quando non c'è alcuna corrente.
GINO
e come? con le foglioline? con le foglioline non puoi dimostrare che
c'è la stessa tensione che vedi col tester, lo hai detto tu stesso
(basta il tester, non serve il condensatore)
CARLO
Beh, a questo punto penso che tu sia in mala fede. Ti ho scritto:

1 - <<Ripeto per la terza volta che la fem indotta E' MISURABILE e che il suo valore NON VARIA al variare del tipo di voltmetro che si utilizza, cioè, NON VARIA al variare della corrente che vi circola>>

2 - <<Il valore della fem NON VARIA al variare della corrente, cioè, il suo valore è sempre lo stesso SIA quando la corrente è zero SIA quando colleghi la spira ad un voltmetro che assorbe qualche milionesimo di Ampere, SIA quando eroga correnti grandi a piacere. Il suo valore sarà SEMPRE fem = ΔΦ/Δt>>

3 - <<Esiste solo UN flusso magnetico variabile che induce una fem COSTANTE anche in assenza di qualsiasi corrente (e quindi in assenza di qualsiasi ulteriore altro c.m. oltre quello induttore); quindi la tua ipotesi secondo cui l'induzione sarebbe il risultato dell'interazione di DUE campi magnetici, è certamente falsa>>.

4 - <<...E qui continui imperterrito nel tuo errore, perché, invece la fem a vuoto (corrente zero) è MISURABILE in tanti modi diversi, tra cui quello appena citato del condensatore. E qualunque sia il metodo di misura, alla fine il tuo “chi va là” avrà sempre lo stesso valore: fem = ΔΦ/Δt>>.

5 - <<Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?>>

<<Il campo magnetico induttore della dinamo c'entra SIA nella carica del condensatore (corrente di spostamento), SIA per mantenerlo carico e per mantenere costante il c.e. indotto. Infatti, dopo averlo caricato, se arrestassi la rotazione dei magneti induttori, il condensatore si scaricherebbe istantaneamente nell'indotto della dinamo e il c.e. sparirebbe>>.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
chi ha detto che ciò che non si osserva (o non si misura) non esiste?
CARLO
Non lo so chi lo ha detto. Ma so quello che dico io: qualcosa che non si osserva e di cui non si osserva/misura alcun effetto, non può essere dichiarato esistente; può essere solo un oggetto di fede, non di scienza.
GINO
questo è proprio il caso del c.e. nei pressi del magnete in
movimento
CARLO
Sei decisamente in malafede. A meno che non provi a dimostrare che ciò che ho ripetuto per sei volte è falso.
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Beh, anche lui ha un "modello alternativo"; peccato però, che non sia in accordo con le osservazioni.
GINO
lo dici tu
CARLO
No, lo dici tu quando scrivi che ciò che chiamiamo "c.e. indotto" in realtà non è che "l'abbracciamento di due campi magnetici".
https://digilander.libero.it/gino333/testalternatore.jpg
GINO
le osservazioni concordano con le previsioni quantitative di una matematica
astratta rispetto al meccanismo fisico, perciò sul meccanismo fisico si
può liberamente bisticciare (se non sei d'accordo devi smentire Toscano
e pure Lord Kelvin)
CARLO
A proposito di cosa?
Post by gino-ansel
GINO
si tocca con mano l'abbraccio dei campi magnetici
CARLO
A circuito aperto c'è UN SOLO campo magnetico induttore e un campo elettrico indotto, quindi non c'è nessun abbraccio. L'"abbraccio" c'è solo quando l'indotto eroga corrente.
E dopo averlo ripetuto per la decima volta, non perderò altro tempo a ripeterlo ancora. Se vuoi credere che i somari possono volare nessuno può impedirtelo.
Post by gino-ansel
GINO
e tu stesso hai
scritto che il *contrasto* fra i campi può retroagire sugli elettroni che
generano il c.m. del circuito: perchè non può essere questa *reazione*
a mettere in moto gli elettroni?
CARLO
Non ho mai scritto niente del genere.
Post by gino-ansel
GINO
come la spiegate *fisicamente* voi?
CARLO
Io non la spiego; e non conosco nessuno che sia in grado di spiegarla (con questo non nego la possibilità che qualcuno prima o poi lo farà).
Michele Falzone
2019-08-02 04:43:50 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
come la spiegate *fisicamente* voi?
CARLO
Io non la spiego; e non conosco nessuno che sia in grado di spiegarla (con questo non nego la possibilità che qualcuno prima o poi lo farà).
Questo non puoi dirlo!!

Hai chiesto addirittura come spiega il mio modello la forza di Lorentz e non hai minimamente contestato la mia spiegazione.

Michele Falzone

http://www.ilmioetere.altervista.org
gino-ansel
2019-08-02 08:21:56 UTC
Permalink
Il giorno giovedì 1 agosto 2019 22:43:14 UTC+2,
***@gmail.com ha scritto indispettito

dal suo puno di vista lo capisco,
ma deve ricordare che non si può cavar sangue da una rapa :-)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
e come? con le foglioline? con le foglioline non puoi dimostrare che
c'è la stessa tensione che vedi col tester, lo hai detto tu stesso
(basta il tester, non serve il condensatore)
CARLO
1 - <<Ripeto per la terza volta che la fem indotta E' MISURABILE e che il suo valore NON VARIA al variare del tipo di voltmetro che si utilizza, cioè, NON VARIA al variare della corrente che vi circola>>
2 - <<Il valore della fem NON VARIA al variare della corrente, cioè, il suo valore è sempre lo stesso SIA quando la corrente è zero SIA quando colleghi la spira ad un voltmetro che assorbe qualche milionesimo di Ampere, SIA quando eroga correnti grandi a piacere. Il suo valore sarà SEMPRE fem = ΔΦ/Δt>>
3 - <<Esiste solo UN flusso magnetico variabile che induce una fem COSTANTE anche in assenza di qualsiasi corrente (e quindi in assenza di qualsiasi ulteriore altro c.m. oltre quello induttore); quindi la tua ipotesi secondo cui l'induzione sarebbe il risultato dell'interazione di DUE campi magnetici, è certamente falsa>>.
4 - <<...E qui continui imperterrito nel tuo errore, perché, invece la fem a vuoto (corrente zero) è MISURABILE in tanti modi diversi, tra cui quello appena citato del condensatore. E qualunque sia il metodo di misura, alla fine il tuo “chi va là” avrà sempre lo stesso valore: fem = ΔΦ/Δt>>.
5 - <<Prendi due condensatori uguali, il primo caricato a 500 V e poi scollegato, e il secondo collegato ad una dinamo da 500 V; ebbene, la forza di attrazione tra le armature del primo è esattamente uguale a quella del secondo. Domanda: per quale ragione devo pensare che tale forza è prodotta nel primo condensatore da un campo elettrico, e nel secondo condensatore dall’interazione di due campi magnetici? Non è più logico pensare che in entrambi i casi è presente un c.e., e che il secondo c.e. è stato prodotto dalle variazioni di flusso magnetico nelle spire della dinamo? Dove sarebbe la “tensione minimissima” di cui parli tu?>>
nel caso dell'alternatore non c'è perchè quando inizia il moto relativo
rotore-statore, già tutto il c.m. dei magneti *abbraccia* lo statore,
perciò appena inizia il moto c'è subito tutta la differenza di pontenziale
(ovviamente variabile in funzione della velocità relativa);
questo tanto nel mio modello (non dimostrato) quanto nel tuo

la tensione *minimissima* ci sarebbe nel mio modello (e non nel vostro)
nel caso del trasformatore perchè non c'è nessun abbraccio di c.m.
prima che venga immessa corrente nel primario, e, per di più, essendo
il c.m. del primario prevalentemente concentrato nel nucleo non ci sarebbe
neppure dopo lo *abbraccio*

questo fatto consentiva a T.Russo di dimostrarmi che la legge di
Faraday operava *irradiando* verso il fili indotti senza che ci fosse
una qualche forma di interazione diretta del c.m. coi fili indotti,
lui non parlava di c.e. ma immagino che fosse sottinteso nel suo
*irraggiamento*; a quei tempi (anni fa) propendevo per la forza
di Lorentz come fenomeno fondamentale ed ero assai più confuso di
oggi (anche perchè altri fisci contraddicevano T.Russo pur
considerando me un asino)

ciò premesso, se tu avessi cercato di capire il meccanismo da me immaginato,
ti sarebbe chiaro che nei trasformatori l' *abbraccio* avverrebbe all'inizio
fra il campo disperso dal nucleo (pochissima roba) e il c.m. proprio dei
singoli elettroni (e quindi la spinta a muoversi ricevuta dagli elettroni
sarebe *minimissima*); questa minimissima corrente genera però il c.m. del
secondario il quale si allarga circolarmente attorno al filo secondario
penetrando nel nucleo e lì verrebbe investito dal c.m. del primario, eccetera
eccetera
Post by p***@gmail.com
<<Il campo magnetico induttore della dinamo c'entra SIA nella carica del condensatore (corrente di spostamento), SIA per mantenerlo carico e per mantenere costante il c.e. indotto. Infatti, dopo averlo caricato, se arrestassi la rotazione dei magneti induttori, il condensatore si scaricherebbe istantaneamente nell'indotto della dinamo e il c.e. sparirebbe>>.
su questo siamo d'accordo
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
chi ha detto che ciò che non si osserva (o non si misura) non esiste?
CARLO
Non lo so chi lo ha detto. Ma so quello che dico io: qualcosa che non si osserva e di cui non si osserva/misura alcun effetto, non può essere dichiarato esistente; può essere solo un oggetto di fede, non di scienza.
GINO
questo è proprio il caso del c.e. nei pressi del magnete in
movimento
CARLO
Sei decisamente in malafede. A meno che non provi a dimostrare che ciò che ho ripetuto per sei volte è falso.
non capisco cosa dici, spero d'aver chiarito sopra
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
le osservazioni concordano con le previsioni quantitative di una matematica
astratta rispetto al meccanismo fisico, perciò sul meccanismo fisico si
può liberamente bisticciare (se non sei d'accordo devi smentire Toscano
e pure Lord Kelvin)
CARLO
A proposito di cosa?
dell'astrattezza della matematica di Maxwell
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
si tocca con mano l'abbraccio dei campi magnetici
CARLO
A circuito aperto c'è UN SOLO campo magnetico induttore e un campo elettrico indotto, quindi non c'è nessun abbraccio. L'"abbraccio" c'è solo quando l'indotto eroga corrente.
Che l'"abbraccio" ci sia quando l'indotto eroga corrente lo dico anch'io,
aggiungo però che anche gli elettroni hanno un loro campo magnetico
(Ghirardi, Stern-Gerlac,...)
Post by p***@gmail.com
E dopo averlo ripetuto per la decima volta, non perderò altro tempo a ripeterlo ancora. Se vuoi credere che i somari possono volare nessuno può impedirtelo.
anc'hio mi so ripetendo
comunque mi pare si fosse d'accordo che non c'è differenza fra nuovere
i magneti e muovere le spire e quindi la ASIMMETRIA che diceva Einstein
non esiste neanche per te. Se tu fossi in grado di smentire Einstein,
Fabri, etc senza ricorrere alla RR, allora io potrei smettere di immaginare cazzate
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
e tu stesso hai
scritto che il *contrasto* fra i campi può retroagire sugli elettroni che
generano il c.m. del circuito: perchè non può essere questa *reazione*
a mettere in moto gli elettroni?
CARLO
Non ho mai scritto niente del genere.
14 luglio in "Soluzione del problema della spira proposto da Wakinian."
tu non escludi una reazione sugli elettroni
ovvio che questo non nega la presenza del c.e. al momento in cui io
non ce lo vedo
------------------------------------------------------------------------------
Post by p***@gmail.com
GINO
le senti due forze che si oppongono?
sono i due campi che si respingono, azione-reazione;
i due campi sono originati dagli elettroni delle calamite?
i due campi spingono certo il neodimio che spinge contro le tue mani,
ma succede solo ai protoni del neodimio e non ai loro elettroni?
mi parrebbe un po' strano
CARLO
I testi di elettrotecnica generale ci dicono che i due campi agiscono sugli orbitali (orientati) degli elettroni che circondano gli atomi dei due magneti; e siccome gli orbitali sono stabilmente solidali con i rispettivi nuclei atomici, in definitiva l'azione e la reazione agiscono sull'intera massa dei magneti.
Ma tutto ciò non significa che il campo magnetico agisce sulle cariche elettriche, ma che esso agisce su cariche elettriche *in movimento* quali sono quelle che costituiscono gli orbitali dei magneti.
Se poi ci chiediamo perché esso agisca su cariche in moto e non su cariche statiche, credo che la risposta non la conosca nessuno.
-----------------------------------------------------------------------------
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
come la spiegate *fisicamente* voi?
CARLO
Io non la spiego; e non conosco nessuno che sia in grado di spiegarla (con questo non nego la possibilità che qualcuno prima o poi lo farà).
il modello che propono lo spiega benissimo,
ma ovviamente è solo un INDIZIO
(anche perchè Falzone forse ha una soluzione migliore e tu me la spieghi,
oppure Apx si decide a spiegarmi quello che dicono nel Berkely)

***

A proposito di matematica e Tempo:
ho finito "La rinascita del tempo" di Lee Smolin
credevo fosse un lavoro da matti (e per me incomprensibile)
ma le conclusioni mi sembra d'averle capite e le trovo condivisibili
magari apro un Thread scannerizzando un po' di roba

all'inizio scrive che il Tempo esiste perchè non è altro che il divenire
della natura: lo dico anch'io, ma questo mi faceva negare il Tempo;
a quanto pare, in fondo in fondo, il tempo per i fisici d'oggi non esiste
nonostante dicano sia addirittura la quarta dimensione :-)

dov'è finito Fatal Error? un casino bellissimo, ma meglio leggere il libro
(io come al solito avrò capito l'8 per il 18)
p***@gmail.com
2019-08-02 16:00:45 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno giovedì 1 agosto 2019 22:43:14 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
A circuito aperto c'è UN SOLO campo magnetico induttore e un campo elettrico indotto, quindi non c'è nessun abbraccio. L'"abbraccio" c'è solo quando l'indotto eroga corrente.
GINO
Che l'"abbraccio" ci sia quando l'indotto eroga corrente lo dico anch'io,
aggiungo però che anche gli elettroni hanno un loro campo magnetico
(Ghirardi, Stern-Gerlac,...)
CARLO
Se vuoi dimostrare che ciò che chiamiamo "campo elettrico indotto" è in realtà la conseguenza dell'interazione tra il c.m. induttore e le proprietà magnetiche degli elettroni (Stern-Gerlac), le tue elucubrazioni sono decisamente insufficienti (oltreché confuse), perché nei campi elettrici generati da batterie (a vuoto) e da macchine di Van der Graaf (a vuoto) non si osservano fenomeni magnetici di alcun tipo.
Quindi se vuoi che il tuo "modello" abbia qualche valore, devi dimostrare (o quantomeno ipotizzare) che ANCHE queste due varianti di ciò che noi chiamiamo "campo elettrico" (elettrostatica ed elettrochimica) sono in realtà manifestazioni di interazioni tra proprietà magnetiche degli elettroni, invece di fissarti sul SOLO fenomeno dell'induzione elettromagnetica. Ma hai qualche indizio per un'ipotesi del genere?

Per questo ti dicevo che: <<o elimini DEL TUTTO il c.e. sostituendolo con un'altra grandezza (che spieghi ANCHE l'elettrostatica e l'elettrochimica), oppure te lo devi sorbire come tale anche nel fenomeno induttivo>>.
gino-ansel
2019-08-02 18:23:06 UTC
Permalink
Il giorno venerdì 2 agosto 2019 18:00:46 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se vuoi dimostrare che ciò che chiamiamo "campo elettrico indotto" è in realtà la conseguenza dell'interazione tra il c.m. induttore e le proprietà magnetiche degli elettroni (Stern-Gerlac),
non è precisamente così;
m'immagino che la variazione del c.m. *inizialmente* induca gli elettroni a correre interagendo col loro c.m., ma subito dopo (e molto più intensamente)
che interagisca col campo magnetico *della corrente*: poichè anche questo c.m.
è connesso agli elettroni, anche per questa via essi subirebbero una
retroazione

è fuor di dubbio che esiste un meccanismo (mi ricorda una frizione) che
traferisce l'energia fornita dal braccio che muove il rotore (o anche lo
statore) alle bobine che si scaldano se cortocircuitate: voi dite che ci
pensa il campo elettrico, io preferisco immaginare qualcosa di *fisico*
(il *respingimento* dei 2 c.m. lo avverto nelle mie mani) inoltre ti ricordo
che un tale teoricamente esperto di quantistica afferma che usare il *campo*
per spiegare questi fenomeni è una tautologia

io ho indicato una via per falsificare la mia fantasticheria:
nel caso del toroide l'innesco di questa specie di *frizione* sarebbe più
lento rispetto ad un alternatore e magari con un oscilloscopio è possibile
evidenziarlo (quindi Smolin non dovrebbe incazzarsi meco, c'hai dato
una occhiata? assai efficace nel mettere al suo posto la matematica e WT)
Post by p***@gmail.com
le tue elucubrazioni sono decisamente insufficienti (oltreché confuse),
la spiegazione di prima non è chiara?
non sarà convincente, ma mi permetto di pensare che chiara lo sia
Post by p***@gmail.com
perché nei campi elettrici generati da batterie (a vuoto) e da macchine di Van der Graaf (a vuoto) non si osservano fenomeni magnetici di alcun tipo.
non vedo l'attinenza
una batteria la carichi-scarichi con della corrente (che genera c.m.)
l'altro è un fenomeno elettrostatico

nei miei scartafacci ipotizzo che l'elettromagnetismo non sia un unico
fenomeno spiegato in due modi (Feynaman): ci vedo fenomeni diversi
diveramente spiegabili

a mio parere agli omopolari non si può affibbiare nè la forza di Lorentz
e neanche la legge di Faraday mentre la forza di Lorentz mi sembra
specifica per tubi catodici, ciclotroni e simili

per la verità ho anche pensato che si potesse invocare la forza di Lorentz
in luogo dell'ipotizzata interazione coi c.m. degli elettroni nel caso
trasformatoe-alternatore, ma mi pare più pulita l'ultima ipotesi
Post by p***@gmail.com
Quindi se vuoi che il tuo "modello" abbia qualche valore, devi dimostrare (o quantomeno ipotizzare) che ANCHE queste due varianti di ciò che noi chiamiamo "campo elettrico" (elettrostatica ed elettrochimica) sono in realtà manifestazioni di interazioni tra proprietà magnetiche degli elettroni, invece di fissarti sul SOLO fenomeno dell'induzione elettromagnetica.
non ci penso proprio: negare ciò che si osserva?
Post by p***@gmail.com
Ma hai qualche indizio per un'ipotesi del genere?
Per questo ti dicevo che: <<o elimini DEL TUTTO il c.e. sostituendolo con un'altra grandezza (che spieghi ANCHE l'elettrostatica e l'elettrochimica), oppure te lo devi sorbire come tale anche nel fenomeno induttivo>>.
spero d'aver contestato efficacemente :-)

proprio niente da dire sui 90° ?
p***@gmail.com
2019-08-02 21:05:38 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno venerdì 2 agosto 2019 18:00:46 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se vuoi dimostrare che ciò che chiamiamo "campo elettrico indotto" è in realtà la conseguenza dell'interazione tra il c.m. induttore e le proprietà magnetiche degli elettroni (Stern-Gerlac),
GINO
non è precisamente così;
m'immagino che la variazione del c.m. *inizialmente* induca gli elettroni a correre interagendo col loro c.m.,
CARLO
...Ah, già. Il famoso "chi va là" che rende nervosi gli elettroni e li prepara a correre. E quale sarebbe l'unità di misura di questo "chi va là"? Il decibel? :-)
gino-ansel
2019-08-03 04:30:46 UTC
Permalink
Il giorno venerdì 2 agosto 2019 23:05:39 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se vuoi dimostrare che ciò che chiamiamo "campo elettrico indotto" è in realtà la conseguenza dell'interazione tra il c.m. induttore e le proprietà magnetiche degli elettroni (Stern-Gerlac),
GINO
non è precisamente così;
m'immagino che la variazione del c.m. *inizialmente* induca gli elettroni a correre interagendo col loro c.m.,
CARLO
...Ah, già. Il famoso "chi va là" che rende nervosi gli elettroni e li prepara a correre. E quale sarebbe l'unità di misura di questo "chi va là"? Il decibel? :-)
non è rilevante (e temo difficile poter fare osservazioni limitate a questa
fase): ipotizzo un specie di *motorino d'avviamento* (a manovella, elettrico, a scoppio, cherubinico, ... come vuoi)

le unità di misura correnti vanno benissimo per l'induzione una volta messa
in moto (il mio modello non è fisicamente in contrasto con la matematica
corrente)

ma, come ti dicevo, se tu hai elementi più semplici dei miei per poter
ESCLUDERE che il'induzione magnete-spira sia un fenomeno ASIMMETRICO, sarò
ben lieto di esaminarli (quello è il mio scopo): c'hai un posto dove hai
depositato le tue elucubrazioni? tipo il mio scartafaccio? oppure il link
di Falzone? sarebbe un po' complicato sfogliare i tuoi interventi nel forum

****

ti consiglio quello Smolin: lui, Rovelli, la Gefter e una ventina d'altri
(tutti discoli di Wheleer) litigando tutti assieme mi pare abbiano
creato un casino meraviglioso!

comunque assolutamente fuori dalla mia portata e assolutamente eccedenti
le mie ambizioni più smodate
p***@gmail.com
2019-08-03 10:58:54 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno venerdì 2 agosto 2019 23:05:39 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se vuoi dimostrare che ciò che chiamiamo "campo elettrico indotto" è in realtà la conseguenza dell'interazione tra il c.m. induttore e le proprietà magnetiche degli elettroni (Stern-Gerlac),
GINO
non è precisamente così;
m'immagino che la variazione del c.m. *inizialmente* induca gli elettroni a correre interagendo col loro c.m.,
CARLO
...Ah, già. Il famoso "chi va là" che rende nervosi gli elettroni e li prepara a correre. E quale sarebbe l'unità di misura di questo "chi va là"? Il decibel? :-)
non è rilevante (e temo difficile poter fare osservazioni limitate a questa
fase): ipotizzo un specie di *motorino d'avviamento* (a manovella, elettrico, a scoppio, cherubinico, ... come vuoi)
le unità di misura correnti vanno benissimo per l'induzione una volta messa
in moto (il mio modello non è fisicamente in contrasto con la matematica
corrente)
ma, come ti dicevo, se tu hai elementi più semplici dei miei per poter
ESCLUDERE che il'induzione magnete-spira sia un fenomeno ASIMMETRICO, sarò
ben lieto di esaminarli (quello è il mio scopo): c'hai un posto dove hai
depositato le tue elucubrazioni? tipo il mio scartafaccio? oppure il link
di Falzone? sarebbe un po' complicato sfogliare i tuoi interventi nel forum
CARLO
L'asimmetria è smentita dal fatto che, in una spira indotta, il valore del campo elettrico tra i suoi capi E' SEMPRE LO STESSO (fem=ΔΦ/Δt) INDIPENDENTEMENTE dalla modalità di variazione del flusso magnetico concatenato, cioè, è sempre lo stesso sia quando:

1 - il magnete si sposta rispetto alla spira immobile;
2 - la spira si sposta rispetto al magnete immobile;
3 - magnete e spira sono entrambi immobili e si fa variare il flusso induttore variandone i parametri che lo determinano.
Post by gino-ansel
GINO
ti consiglio quello Smolin: lui, Rovelli, la Gefter e una ventina d'altri
(tutti discoli di Wheleer) litigando tutti assieme mi pare abbiano
creato un casino meraviglioso!
CARLO
<<Casino>> a proposito di cosa?
gino-ansel
2019-08-03 11:33:31 UTC
Permalink
Il giorno sabato 3 agosto 2019 12:58:55 UTC+2,
***@gmail.com ha scritto

ma non risponde punto per punto come faccio io
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se vuoi dimostrare che ciò che chiamiamo "campo elettrico indotto" è in realtà la conseguenza dell'interazione tra il c.m. induttore e le proprietà magnetiche degli elettroni (Stern-Gerlac),
GINO
non è precisamente così;
m'immagino che la variazione del c.m. *inizialmente* induca gli elettroni a correre interagendo col loro c.m.,
CARLO
...Ah, già. Il famoso "chi va là" che rende nervosi gli elettroni e li prepara a correre. E quale sarebbe l'unità di misura di questo "chi va là"? Il decibel? :-)
non è rilevante (e temo difficile poter fare osservazioni limitate a questa
fase): ipotizzo un specie di *motorino d'avviamento* (a manovella, elettrico, a scoppio, cherubinico, ... come vuoi)
le unità di misura correnti vanno benissimo per l'induzione una volta messa
in moto (il mio modello non è fisicamente in contrasto con la matematica
corrente)
ma, come ti dicevo, se tu hai elementi più semplici dei miei per poter
ESCLUDERE che il'induzione magnete-spira sia un fenomeno ASIMMETRICO, sarò
ben lieto di esaminarli (quello è il mio scopo): c'hai un posto dove hai
depositato le tue elucubrazioni? tipo il mio scartafaccio? oppure il link
di Falzone? sarebbe un po' complicato sfogliare i tuoi interventi nel forum
CARLO
1 - il magnete si sposta rispetto alla spira immobile;
2 - la spira si sposta rispetto al magnete immobile;
3 - magnete e spira sono entrambi immobili e si fa variare il flusso induttore variandone i parametri che lo determinano.
forse che non lo sapeva Einstein nel 1905?
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
ti consiglio quello Smolin: lui, Rovelli, la Gefter e una ventina d'altri
(tutti discoli di Wheleer) litigando tutti assieme mi pare abbiano
creato un casino meraviglioso!
CARLO
<<Casino>> a proposito di cosa?
su tutto, in particolare sulla cosmologia
soprattutto a causa della costanza di c rispetto al moto dell'osservatore
ed anche a causa dell'asimmetria che qui non ti disturba
p***@gmail.com
2019-08-03 12:40:49 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno sabato 3 agosto 2019 12:58:55 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
1 - il magnete si sposta rispetto alla spira immobile;
2 - la spira si sposta rispetto al magnete immobile;
3 - magnete e spira sono entrambi immobili e si fa variare il flusso induttore variandone i parametri che lo determinano.
GINO
forse che non lo sapeva Einstein nel 1905?
CARLO
Certo che lo sapeva. Infatti smentisce l'idea di “asimmetria”:

<<E noto che l’elettrodinamica di Maxwell - come la si interpreta attualmente - nella sua applicazione ai corpi in movimento porta a delle asimmetrie, che NON paiono essere inerenti ai fenomeni. Si pensi per esempio all’interazione elettromagnetica tra un magnete e un conduttore. I fenomeni osservabili in questo caso DIPENDONO SOLTANTO DAL MOTO RELATIVO DEL CONDUTTORE E DEL MAGNETE, mentre secondo l’interpretazione consueta i due casi, a seconda che l’uno o l’altro di questi corpi sia quello in moto, vanno tenuti rigorosamente distinti>>. [A. EINSTEIN: L’elettrodinamica dei corpi in movimento (1905) - pg. 3]
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
ti consiglio quello Smolin: lui, Rovelli, la Gefter e una ventina d'altri
(tutti discoli di Wheleer) litigando tutti assieme mi pare abbiano
creato un casino meraviglioso!
CARLO
<<Casino>> a proposito di cosa?
GINO
su tutto, in particolare sulla cosmologia
soprattutto a causa della costanza di c rispetto al moto dell'osservatore
CARLO
E come interpretano l’esperimento di Michelson-Morley?
Post by gino-ansel
GINO
ed anche a causa dell'asimmetria che qui non ti disturba
CARLO
Ti ho appena detto che, invece, l’asimmetria mi “disturba”, perché i fatti mostrano una compiuta simmetria.
gino-ansel
2019-08-03 16:26:37 UTC
Permalink
Il giorno sabato 3 agosto 2019 14:40:50 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
<<E noto che l’elettrodinamica di Maxwell - come la si interpreta attualmente - nella sua applicazione ai corpi in movimento porta a delle asimmetrie, che NON paiono essere inerenti ai fenomeni. Si pensi per esempio all’interazione elettromagnetica tra un magnete e un conduttore. I fenomeni osservabili in questo caso DIPENDONO SOLTANTO DAL MOTO RELATIVO DEL CONDUTTORE E DEL MAGNETE, mentre secondo l’interpretazione consueta i due casi, a seconda che l’uno o l’altro di questi corpi sia quello in moto, vanno tenuti rigorosamente distinti>>. [A. EINSTEIN: L’elettrodinamica dei corpi in movimento (1905) - pg. 3]
non la smentisce, ci mette una pezza con la RR
l'interpretazione corrente è ancora quella consueta del 1905
(così mi disse Fabri interpellato al riguardo e come confermarono altri prof)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
<<Casino>> a proposito di cosa?
GINO
su tutto, in particolare sulla cosmologia
soprattutto a causa della costanza di c rispetto al moto dell'osservatore
CARLO
E come interpretano l’esperimento di Michelson-Morley?
come dimostrazione dell'assoluta costanza di c e condanna dell'etere;

la *creme* dei fisici non discute RR e RG ma su queste costruisce;
credevo che Julian Barbour (La fine del Tempo) fosse un eretico,
invece è parte integrante della bella compagnia,
c'è un sacco di sottilissima filosofia ove io mi perdo,
tu ci dovresti sguazzare
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
ed anche a causa dell'asimmetria che qui non ti disturba
CARLO
Ti ho appena detto che, invece, l’asimmetria mi “disturba”, perché i fatti mostrano una compiuta simmetria.
meno male,
ma se ti disturba dovresti negare la RR
(però non sono informato a sufficenza su vossia)

mi sto rileggendo Faraday e Maxwell nel libro di Toscano
finora non ho letto nulla di specifico sul campo elettrico
e neanche a chi sia venuto in mente di distingure i magneti
fermi da quelli in movimento
p***@gmail.com
2019-08-03 17:38:31 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno sabato 3 agosto 2019 14:40:50 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
CARLO
<<E noto che l’elettrodinamica di Maxwell - come la si interpreta attualmente - nella sua applicazione ai corpi in movimento porta a delle asimmetrie, che NON paiono essere inerenti ai fenomeni. Si pensi per esempio all’interazione elettromagnetica tra un magnete e un conduttore. I fenomeni osservabili in questo caso DIPENDONO SOLTANTO DAL MOTO RELATIVO DEL CONDUTTORE E DEL MAGNETE, mentre secondo l’interpretazione consueta i due casi, a seconda che l’uno o l’altro di questi corpi sia quello in moto, vanno tenuti rigorosamente distinti>>. [A. EINSTEIN: L’elettrodinamica dei corpi in movimento (1905) - pg. 3]
GINO
non la smentisce, ci mette una pezza con la RR
CARLO
Einstein dice che l'interpretazione consueta (cioè l'interpretazione delle equazioni di Maxwell) porta ad una asimmetria che, tuttavia, non è coerente con l'osservazione, la quale ci mostra invece che il campo elettrico indotto dipende SOLO dal moto relativo magnete-conduttore, e NON da quale dei due è in moto e quale è in quiete.
Post by gino-ansel
GINO
l'interpretazione corrente è ancora quella consueta del 1905
(così mi disse Fabri interpellato al riguardo e come confermarono altri prof)
CARLO
Cioè? Stai parlando dell'interpretazione consueta delle equazioni di Maxwell (asimmetria), oppure dell'interpretazione di Einstein del 1905 (simmetria)?
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
<<Casino>> a proposito di cosa?
GINO
su tutto, in particolare sulla cosmologia
soprattutto a causa della costanza di c rispetto al moto dell'osservatore
CARLO
E come interpretano l’esperimento di Michelson-Morley?
GINO
come dimostrazione dell'assoluta costanza di c e condanna dell'etere;
CARLO
E allora non fanno nessun casino, ma sono conformi all'interpretazione corrente
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
ed anche a causa dell'asimmetria che qui non ti disturba
CARLO
Ti ho appena detto che, invece, l’asimmetria mi “disturba”, perché i fatti mostrano una compiuta simmetria.
GINO
meno male,
ma se ti disturba dovresti negare la RR
(però non sono informato a sufficenza su vossia)
CARLO
...Ma se è proprio Einstein che afferma (vedi la citazione) la simmetria e che contesta l'interpretazione "consueta" delle equazioni di Maxwell, perché dovrei negare la RR?
gino-ansel
2019-08-04 05:19:04 UTC
Permalink
Il giorno sabato 3 agosto 2019 19:38:32 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
l'interpretazione corrente è ancora quella consueta del 1905
(così mi disse Fabri interpellato al riguardo e come confermarono altri prof)
CARLO
Cioè? Stai parlando dell'interpretazione consueta delle equazioni di Maxwell (asimmetria), oppure dell'interpretazione di Einstein del 1905 (simmetria)?
anche oggi si si ritiene che il c.e. sia presente solo quando i magneti
si muovono, ma non c'è problema, se vuoi vedere il c.e. quando i magneti
sono fermi basta che ti sieda sui fili in movimento :-)
ecco perchè la cosa mi par strana
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
E come interpretano l’esperimento di Michelson-Morley?
GINO
come dimostrazione dell'assoluta costanza di c e condanna dell'etere;
CARLO
E allora non fanno nessun casino, ma sono conformi all'interpretazione corrente
certo, sono le conseguenze cosmologiche che sono un casino (lo dicono loro)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Ti ho appena detto che, invece, l’asimmetria mi “disturba”, perché i fatti mostrano una compiuta simmetria.
GINO
meno male,
ma se ti disturba dovresti negare la RR
(però non sono informato a sufficenza su vossia)
CARLO
...Ma se è proprio Einstein che afferma (vedi la citazione) la simmetria e che contesta l'interpretazione "consueta" delle equazioni di Maxwell, perché dovrei negare la RR?
faticavo a intendere il significato dello scritto 1905, perciò chiesi lumi
e Fabri rispose come detto, se vuoi ti cerco il post
su quel pezzo succedono sempre dei casini

rileggendo Maxwell nel libro di Toscano sto cominciando a capire
di più la questione c.e./c.m. (poi riferirò);
confermo che la teoria di Maxwell è matematica astratta (lo dice lui)
ma è stata preceduta da meditazioni su modelli fisici
che a quanto pare vengono recepeti dalle teorie correnti (classiche)
nonostante fossero modelli basati sull'etere (ripudiato)
e nonostante non tengano conto dell'elettrone (allora non noto)

vedo che hai scannerizzato il tuo Olivieri-Ravelli
non è che tratta anche la questione dei 90°?


*********************************************************
ho trovato il post di Fabbri (2012)
-----------------------------------
Post by p***@gmail.com
Ora come faccia un iper-relativista come Eisten ad essere di parere
opposto mi pare assai strano.
Per cominciare, sarebbe ora che la piantaste con questo "relativista"
e ora addirittura "iper-relativista".
Le persone che capiscono qualcosa di fisica sono "relativiste", ma
nessuno usa quel termine (o meglio, si usa con un significato del tutto
diverso che qui è inutile riportare).
Degli altri, non mette conto parlarne.
Post by p***@gmail.com
Einstein parla di asimmetrie che io non vedo,
E io avevo preparato una risposta che poi per errore non ho spedito.
Te la ripropongo.

Vedo :)
Vedo che non sei capace neppure di leggere cose scritte a tutte
lettere!
E. comincia proprio osservando che "il fenomeno osservabile, in
questo caso, dipende solo dal moto relativo del conduttore e del
magnete", cioè lo stesso che dici tu.
Poi introduce "l'usuale interpretazione" e forse avrebbe fatto meglio
a non dirlo, perché quella non è solo usuale, ma è ancor oggi l'unica
possibile.

Il vero senso del suo discorso è questo. Consideriamo due diversi
esperimenti: uno in cui è fermo il magnete e unin cui è ferma la
bobina.
Nel primo caso (magnete fermo) non c'è nessun campo elettrico, perché
il c. magn. è costante.
Come spieghiamo che si osserva una corrente nella bobina?
Dobbiamo ricorrere al fatto che nel conduttore ci sono cariche libere,
che si muovono col conduttore, quindi sentono la forza di Lorentz. Ed è
questa forza che le fa muovere *lungo il filo*.
Nel secondo caso invece (bobina ferma) il magnete si muove, quindi il
campo magnetico è variabile. Per la legge d'induzione in forma
differenziale

rot E = ***@B/@t

è presente un campo elettrico, ed è quello che muove gli elettroni
liberi del filo.

Sviluppando i calcoli si trova che nei due esperimenti la f.e.m. e
quindi la corrente è davvero la stessa anche dal punto di vista
teorico.
E' questa l'asimmetria di cui parla E.: non è sperimentale, visto che
il risultato dei due esperimenti è lo stesso, e questo E. lo sapeva
perfettamente; è invece teorica, perché i due esper. sembrano
richiedere due spiegazioni diverse.

Ma il primo esperimento si trasforma nel secondo, se lo studiamo nel
sistema di rif. in cui è ferma la bobina. E viceversa.
Quindi (conclude E.) l'asimmetria scompare se ammettiamo che anche per
l'elettromagnetismo tutti i sistemi di rif. inerziali sono equivalenti
(principio di relatività).
Post by p***@gmail.com
Forse il mistero è legato alla frase per me incomprensibile "... NON
SI HA ALCUNA ENERGIA CORRISPONDENTE"
A parte che se vuoi evidenziare qualcosa, il modo non è di usare le
maiuscole, ma casomai di racchiuderlo fra *...* (per avere il
grassetto) oppure fra _..._ per sottolineare o infine fra /.../ per
scrivere corsivo.
A parte questo, qui debbo darti ragione: anch'io non ho mai capito che
cosa intendesse E. tirando in ballo l'energia.

Ho scritto queste due righe per insegnarti qualcosa, ma dubito che ne
farai tesoro.

L'errore del tuo "ragionamento" è che dai per ovvio, scontato, che
conti solo il moto relativo. Ma questo era (allora) nient'affatto
ovvio, vista l'ingombrante presenza dell'etere.
Oggi siamo tutti così imbevuti di relatività (anche tu :-) ) che ci
riesce difficile metterci nei panni di un fisico di oltre un secolo
fa.
Ma se non sai fare questo, non puoi sensatamente discutere e criticare
i lavori di quel tempo: di Einstein o di chiunque altro.
--
Elio Fabri
p***@gmail.com
2019-08-04 13:28:13 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
GINO
rileggendo Maxwell nel libro di Toscano sto cominciando a capire
di più la questione c.e./c.m. (poi riferirò);
confermo che la teoria di Maxwell è matematica astratta (lo dice lui)
CARLO
1 - Il termine "astratto" deriva da "ab-trahere", cioè, "trarre da-". Allora, inteso in questo senso, TUTTE le equazioni della fisica sono "astratte" perché sono "tratte da-" osservazioni sperimentali, cioè, sono fatti reali "tradotti" ed espressi in linguaggio matematico. Pertanto, Toscano ha scoperto l'acqua calda, perché il problema non è quello di stabilire se un'equazione sia o non sia astratta, ma quello di stabilire se tale astrazione sia o non sia conforme con l'osservazione.

2 - Ma "astratto" ha anche un'altra accezione di significato: quella di "indipendente da fatti reali specifici". Le tabelline, per esempio, sono astratte in un senso diverso da quello in cui lo sono le equazioni della fisica, perché 3x8 fa 24 a prescindere da quali siano le entità reali associate ai numeri 3, 8, e 24; mentre nell'equazione fisica V=RI i tre termini numerici (V, R, I) sono univocamente associati a grandezze fisiche reali (tensione, resistenza, corrente).

3 - E poi "astratto" ha una terza accezione di significato, quella di "assolutamente separato dalla realtà", la quale può essere sinonimo di "campato in aria", "chiacchiere allo stato puro", ecc.

Pertanto, visto il ventaglio di accezioni tanto diverse, quando si dice "astratto", si deve anche chiarire il senso che diamo a questo termine.
Post by gino-ansel
GINO
vedo che hai scannerizzato il tuo Olivieri-Ravelli
non è che tratta anche la questione dei 90°?
CARLO
No, non la spiega; si limita a descriverla e a stabile la famosa regola “della mano destra” e “della mano sinistra”.
Post by gino-ansel
GINO
ho trovato il post di Fabbri (2012)
*********************************************************
Einstein comincia proprio osservando che "il fenomeno osservabile, in
questo caso, dipende solo dal moto relativo del conduttore e del
magnete", cioè lo stesso che dici tu.
Poi introduce "l'usuale interpretazione" e forse avrebbe fatto meglio
a non dirlo, perché quella non è solo usuale, ma è ancor oggi l'unica
possibile.
CARLO
Questa è l'opinione di Fabri (e del mondo accademico), la quale non coincide con l'opinione di Einstein (che è anche la mia opinione). E non esistono osservazioni sperimentali a conferma che quella di Fabri sia <<l'unica interpretazione possibile>>. Anzi, i fatti ci dicono che non c'è alcuna differenza tra il caso del moto del magnete induttore e quello del moto del conduttore indotto.
Post by gino-ansel
FABRI
Il vero senso del suo discorso è questo. Consideriamo due diversi
esperimenti: uno in cui è fermo il magnete e uno in cui è ferma la
bobina.
Nel primo caso (magnete fermo) non c'è nessun campo elettrico, perché
il c. magn. è costante.
Come spieghiamo che si osserva una corrente nella bobina?
Dobbiamo ricorrere al fatto che nel conduttore ci sono cariche libere,
che si muovono col conduttore, quindi sentono la forza di Lorentz. Ed è
questa forza che le fa muovere *lungo il filo*.
Nel secondo caso invece (bobina ferma) il magnete si muove, quindi il
campo magnetico è variabile. Per la legge d'induzione in forma
differenziale
è presente un campo elettrico, ed è quello che muove gli elettroni
liberi del filo.
Sviluppando i calcoli si trova che nei due esperimenti la f.e.m. e
quindi la corrente è davvero la stessa anche dal punto di vista
teorico.
E' questa l'asimmetria di cui parla E.: non è sperimentale, visto che
il risultato dei due esperimenti è lo stesso, e questo E. lo sapeva
perfettamente; è invece teorica, perché i due esper. sembrano
richiedere due spiegazioni diverse.
CARLO
Appunto: _*sembrano*_ richiedere due spiegazioni diverse, ma nessuno può escludere che si tratti di un medesimo fenomeno in cui la forza di Lorentz (F=Bqv) è solo un caso particolare della legge di Faraday-Lenz (fem=Blv), dal momento che la fem indotta dipende SEMPRE e SOLO dalla variazione del flusso concatenato (dΦ/dt), sia con indotto immobile, sia con induttore immobile, sia nell’immobilità di entrambi.
Post by gino-ansel
FABRI
Ma il primo esperimento si trasforma nel secondo, se lo studiamo nel
sistema di rif. in cui è ferma la bobina. E viceversa.
Quindi (conclude E.) l'asimmetria scompare se ammettiamo che anche per
l'elettromagnetismo tutti i sistemi di rif. inerziali sono equivalenti
(principio di relatività).
CARLO
Appunto. Non ci sono osservazioni sperimentali che supportino l’idea di asimmetria. Questa sì che è un’idea davvero “astratta” nel senso inteso nel punto tre della mia precedente riflessione! :-)
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
GINO
Forse il mistero è legato alla frase per me incomprensibile "... NON
SI HA ALCUNA ENERGIA CORRISPONDENTE"
FABRI
qui debbo darti ragione: anch'io non ho mai capito che
cosa intendesse Einstein tirando in ballo l'energia.
CARLO
Questo non l’ho capito neanch’io.
Post by gino-ansel
FABRI
L'errore del tuo "ragionamento" è che dai per ovvio, scontato, che
conti solo il moto relativo. Ma questo era (allora) nient'affatto
ovvio, vista l'ingombrante presenza dell'etere.
Oggi siamo tutti così imbevuti di relatività (anche tu :-) ) che ci
riesce difficile metterci nei panni di un fisico di oltre un secolo
fa.
CARLO
Qui Fabri è contraddittorio. Da una parte ti rimprovera perché dai per scontato (<<erroneamente>>, dice lui) che conti solo il moto relativo, e dall’altra sottolinea che questa relatività <<…(allora) non era affatto ovvia, vista l'ingombrante presenza dell'etere>>. Cosa vuol dire? Se <<l’ingombrante etere>> - che ha indotto i fisici di allora ad affermare l’asimmetria - è stato “liquidato” da Michelson-Morley, oggi non ci sarebbero più motivi per continuare ad affermarla; e allora per quale motivo il tuo ragionamento sarebbe <<erroneo>>?
Post by gino-ansel
FABRI
Ma se non sai fare questo, non puoi sensatamente discutere e criticare
i lavori di quel tempo: di Einstein o di chiunque altro.
CARLO
In soldoni: solo lui può discutere e criticare quelli del suo rango, non tu che sei un plebeo. Un po’ come il Marchese del Grillo: <<Io so’ io, …voi nun siete un cazzo!>>. Peccato che, pur di arrivare a questa “ingombrante” conclusione, abbia seguito un ragionamento sballato, non da Prof, ma da studentello che ha le idee parecchio confuse.
gino-ansel
2019-08-04 16:37:36 UTC
Permalink
Il giorno domenica 4 agosto 2019 15:28:14 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
rileggendo Maxwell nel libro di Toscano sto cominciando a capire
di più la questione c.e./c.m. (poi riferirò);
confermo che la teoria di Maxwell è matematica astratta (lo dice lui)
CARLO
1 - Il termine "astratto" deriva da "ab-trahere", cioè, "trarre da-". Allora, inteso in questo senso, TUTTE le equazioni della fisica sono "astratte" perché sono "tratte da-" osservazioni sperimentali, cioè, sono fatti reali "tradotti" ed espressi in linguaggio matematico. Pertanto, Toscano ha scoperto l'acqua calda, perché il problema non è quello di stabilire se un'equazione sia o non sia astratta, ma quello di stabilire se tale astrazione sia o non sia conforme con l'osservazione.
2 - Ma "astratto" ha anche un'altra accezione di significato: quella di "indipendente da fatti reali specifici". Le tabelline, per esempio, sono astratte in un senso diverso da quello in cui lo sono le equazioni della fisica, perché 3x8 fa 24 a prescindere da quali siano le entità reali associate ai numeri 3, 8, e 24; mentre nell'equazione fisica V=RI i tre termini numerici (V, R, I) sono univocamente associati a grandezze fisiche reali (tensione, resistenza, corrente).
3 - E poi "astratto" ha una terza accezione di significato, quella di "assolutamente separato dalla realtà", la quale può essere sinonimo di "campato in aria", "chiacchiere allo stato puro", ecc.
Pertanto, visto il ventaglio di accezioni tanto diverse, quando si dice "astratto", si deve anche chiarire il senso che diamo a questo termine.
un pezzetto del libro "... dopo l'avvertimento di Monro ...svincolare la propria teoria dal modello dei vortici molecolari e di farla discendere solo dalle evidenze sperimentali e dall'astrazione matematica ..."

questo Monro l'aveva preso in giro per i suoi ingranaggini (tipo i miei);
Thomson però lo sgriderà per aver abbandonato il modello fisico
(mentre l'aveva sgridato per il suo pimo modello fisico) ...

ma la cosa è molto articolata, ci sono almeno 30-40 pagine la leggere e
ruminare più attentamente di quanto non avevo fatto in precedenza
mi ci voglio provare
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
vedo che hai scannerizzato il tuo Olivieri-Ravelli
non è che tratta anche la questione dei 90°?
CARLO
No, non la spiega; si limita a descriverla e a stabile la famosa regola “della mano destra” e “della mano sinistra”.
allora vinco io :-)

volevo segnalarti la roba del Berkely
ma il link di Archeopterix ora è vuoto
https://groups.google.com/forum/?fromgroups=#!topic/free.it.scienza.fisica/Raa4g_hSNYc%5B1-25%5D
c'eri anche tu in quel thread, non l'avrai letto
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
ho trovato il post di Fabbri (2012)
*********************************************************
Einstein comincia proprio osservando che "il fenomeno osservabile, in
questo caso, dipende solo dal moto relativo del conduttore e del
magnete", cioè lo stesso che dici tu.
Poi introduce "l'usuale interpretazione" e forse avrebbe fatto meglio
a non dirlo, perché quella non è solo usuale, ma è ancor oggi l'unica
possibile.
CARLO
Questa è l'opinione di Fabri (e del mondo accademico), la quale non coincide con l'opinione di Einstein (che è anche la mia opinione). E non esistono osservazioni sperimentali a conferma che quella di Fabri sia <<l'unica interpretazione possibile>>. Anzi, i fatti ci dicono che non c'è alcuna differenza tra il caso del moto del magnete induttore e quello del moto del conduttore indotto.
ora capisco perchè sei finito nel libro nero
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
FABRI
Il vero senso del suo discorso è questo. Consideriamo due diversi
esperimenti: uno in cui è fermo il magnete e uno in cui è ferma la
bobina.
Nel primo caso (magnete fermo) non c'è nessun campo elettrico, perché
il c. magn. è costante.
Come spieghiamo che si osserva una corrente nella bobina?
Dobbiamo ricorrere al fatto che nel conduttore ci sono cariche libere,
che si muovono col conduttore, quindi sentono la forza di Lorentz. Ed è
questa forza che le fa muovere *lungo il filo*.
Nel secondo caso invece (bobina ferma) il magnete si muove, quindi il
campo magnetico è variabile. Per la legge d'induzione in forma
differenziale
è presente un campo elettrico, ed è quello che muove gli elettroni
liberi del filo.
Sviluppando i calcoli si trova che nei due esperimenti la f.e.m. e
quindi la corrente è davvero la stessa anche dal punto di vista
teorico.
E' questa l'asimmetria di cui parla E.: non è sperimentale, visto che
il risultato dei due esperimenti è lo stesso, e questo E. lo sapeva
perfettamente; è invece teorica, perché i due esper. sembrano
richiedere due spiegazioni diverse.
CARLO
Appunto: _*sembrano*_ richiedere due spiegazioni diverse, ma nessuno può escludere che si tratti di un medesimo fenomeno in cui la forza di Lorentz (F=Bqv) è solo un caso particolare della legge di Faraday-Lenz (fem=Blv), dal momento che la fem indotta dipende SEMPRE e SOLO dalla variazione del flusso concatenato (dΦ/dt), sia con indotto immobile, sia con induttore immobile, sia nell’immobilità di entrambi.
per un po' ho pensato che fosse sempre forza di Lorentz
come dice un perto prof di Pavia (citato nei miei scartafacci)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
FABRI
Ma il primo esperimento si trasforma nel secondo, se lo studiamo nel
sistema di rif. in cui è ferma la bobina. E viceversa.
Quindi (conclude E.) l'asimmetria scompare se ammettiamo che anche per
l'elettromagnetismo tutti i sistemi di rif. inerziali sono equivalenti
(principio di relatività).
CARLO
Appunto. Non ci sono osservazioni sperimentali che supportino l’idea di asimmetria. Questa sì che è un’idea davvero “astratta” nel senso inteso nel punto tre della mia precedente riflessione! :-)
invece nel libro di Toscano mi par d'intuire perchè dicano così
credo dipenda dal modello fisico abbandonato, ma dev'essere sempre presente
(non è possibile presscindere dai modelli)
ma ci devo pensare
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
GINO
Forse il mistero è legato alla frase per me incomprensibile "... NON
SI HA ALCUNA ENERGIA CORRISPONDENTE"
FABRI
qui debbo darti ragione: anch'io non ho mai capito che
cosa intendesse Einstein tirando in ballo l'energia.
CARLO
Questo non l’ho capito neanch’io.
anche gli einstein possono venir bocciati agli esami :-)
figurati che il prof. Fabri bocciò esplicitamente Einstein e Feynman
in altre occasioni
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
FABRI
L'errore del tuo "ragionamento" è che dai per ovvio, scontato, che
conti solo il moto relativo. Ma questo era (allora) nient'affatto
ovvio, vista l'ingombrante presenza dell'etere.
Oggi siamo tutti così imbevuti di relatività (anche tu :-) ) che ci
riesce difficile metterci nei panni di un fisico di oltre un secolo
fa.
CARLO
Qui Fabri è contraddittorio. Da una parte ti rimprovera perché dai per scontato (<<erroneamente>>, dice lui) che conti solo il moto relativo, e dall’altra sottolinea che questa relatività <<…(allora) non era affatto ovvia, vista l'ingombrante presenza dell'etere>>. Cosa vuol dire? Se <<l’ingombrante etere>> - che ha indotto i fisici di allora ad affermare l’asimmetria - è stato “liquidato” da Michelson-Morley, oggi non ci sarebbero più motivi per continuare ad affermarla; e allora per quale motivo il tuo ragionamento sarebbe <<erroneo>>?
Forse il motivo è solo uno: lui è l’esimio Prof. Dott. Fabri, e tu (ai suoi occhi) non sei nessuno. LUI SA mettersi nei panni di un fisico di un secolo fa, mentre tu, invece, NON SAI farlo.
esatto, ma comprensibile
pensa che ho avuto identico trattamento da Bartocci e da Pegna
dopo che inizialmente si erano dimostrati meco bendisposti
(e Bartocci è pure eretico)
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
FABRI
Ma se non sai fare questo, non puoi sensatamente discutere e criticare
i lavori di quel tempo: di Einstein o di chiunque altro.
CARLO
In soldoni: solo lui può discutere e criticare quelli del suo rango, non tu che sei un plebeo. Un po’ come il Marchese del Grillo: <<Io so’ io, …voi nun siete un cazzo!>>. Peccato che, pur di arrivare a questa “ingombrante” conclusione, abbia seguito un ragionamento sballato, non da Prof, ma da studentello che ha le idee parecchio confuse.
beh, un po' di grinta forse eccessiva ce l'hai pure tu :-)
come io c'ho la tendenza a dir cazzate

Michele Falzone
2019-08-01 13:45:29 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
CARLO
Beh, anche lui ha un "modello alternativo"; peccato però, che non sia in accordo con le osservazioni.
Più che un modello, direi che ha le idee molto confuse.

Michele Falzone

http://www.ilmioetere.altervista.org
gino-ansel
2019-07-31 04:58:32 UTC
Permalink
Il giorno martedì 30 luglio 2019 23:37:14 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
beh, non me ne intendo, ma se stacchi il condensatore dalla linea
credevo che per per un po' si rischiasse di prendere la scossa;
credevo restasse carico appunto per effetto del campo elettrico presente
fra le armature (che tratterrebbe gli elettroni in eccesso da una parte
dallo scivolare indietro)
CARLO
Se lo scolleghi dalla linea rimane carico perché le armature sono isolate, non per effetto del campo elettrico. Anzi, il campo elettrico tende a scaricarlo, e lo fa non appena lo si colleghi ad un circuito esterno.
si ho detto una cazzata, difatti ho scritto che di condensatori non me ne intento; pensavo all'attrazione che c'è fra le armature cariche
(o non c'è? all'ora cosa evidenzierebbe la presenza del il c.e.?

comunque è fuor di dubbio che la cosa non ha nulla a che fare con l'argomento
la quale sarebbe: "come viene generata la corrente elettrica negli alternatori
e nei trasformatori"
Post by p***@gmail.com
CARLO
Dal punto di vista legale hai il diritto di immaginare ciò che vuoi; ma per proporre un modello più convincente di quello attuale, devi avere ben chiaro …qual è il modello attuale e in cosa non ti convince. Mentre io, invece, ho proprio l’impressione che tu non lo abbia compreso a sufficienza e che sia proprio questa la ragione delle tue "proposte alternative".
ho più volte detto che sei in numerosissima e qualificata compagnia
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
guarda solo le 3 foto citate: non vedi un tondo di ferro parzialmente
avvolto da un solenoide con sopra un pezzo di tondo isolato dal resto?
C'è scritto che è alimentato con la corrente di casa con un lampada
in serie per evitare casini (tu mi dicesti che non volevi arrischiare
di darmi le misure opportune)
CARLO
Sì, ma non vedo nulla che il modello ufficiale non preveda.
tu *vedi* un campo elettrico che non si vede
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
non c'è dubbio che l'osciloscopio mostra una corrente nella spiretta, poi
ovunque lungo il ferro c'è indubbiamente un campo magnetico variabile
(la causa prima su cui concordiamo)
CARLO
Se è per questo non osservi nemmeno il campo magnetico, ma PRESUMI che ci sia perché vedi una corrente indotta.
nò, il campo magnetico del nucleo di ferro lo avverti avvicinando un altro
pezzo di ferro, mentre il campo magnetico generato dalla spiretta non riesci
ad avvertirlo perchè debole e perchè non c'è modo d'arrivarci, però non
ti serve dire *ci dev'essere* perchè così fanno tutti i solenoidi:
se tu leggi la mia descrizione del funzionamento dell'alternatore
assiale, vedi che quel campo magnetico lo osservi direttamente
Post by p***@gmail.com
Ma, allora, se vedi una corrente indotta devi anche PRESUMERE che ci sia un campo elettrico che la genera.
Post by gino-ansel
GINO
al massimo posso ammettere un c.e. nella bobina e nella spira (se presente),
ma preferei dire chè una corrente che genera un c.e. se ci metti un
condensatore
CARLO
Ancora con questa sciocchezza? Non l’hai ancora capito che, se la spira è aperta C’È UN CAMPO ELETTRICO ANCHE SENZA ALCUNA CORRENTE?
…E che quindi la tua affermazione: <<c'è una corrente che genera un campo elettrico>> è ambigua, confusa, e ti fa fare di tutta l’erba un fascio?
Non puoi pretendere di riformare delle teorie di cui fraintendi il significato.
ho iniziato il mio scartafaccio scrivendo:
-------------------------------------------------------------------
... Questo però aumentò la mia perplessità e fu per questo che mi domandai se invece l’interazione potesse avvenire *nei pressi* del filo e senza la presenza del campo elettrico anche quando è il magnete a muoversi. Purtroppo dovetti ricredermi perché in “L’evoluzione della fisica” di Einstein-Infeld si legge che il campo, nato come una descrizione grafica del fenomeno, è vero e proprio oggetto fisico: “Dobbiamo ammettere che il campo elettrico esiste anche in mancanza del circuito necessario per accertare la presenza di una corrente indotta … Nella teoria di Maxwell non vi sono attori materiali”. Nel volumetto su Maxwell in "Grandangolo, vol. 23" del Corriere della Sera (a cura di Sara Barbieri) si legge: "...Cosa accadrebbe se non ci fosse un conduttore? Scomparirebbe anche la circuitazione del campo elettrico? Certamente no, ciò che scomparirebbe sarebbe soltanto la corrente elettrica semplicemente perché il campo elettrico non troverebbe nessuna carica libera da poter spostare. Ma il campo elettrico … esisterebbe tale e quale".
-------------------------------------------------------------------------
quindi non esagerare nel considerarmi ignorante,
inoltre la teoria di Maxwell è esclusivamente matematica (lo dice Toscano
e lo conferma pure Einstein): io nella matematica non ci metto piede
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
io ho avuto la presunzione di fare un passo in più nello *immaginare*
un modello fisico: fra l'altro ben compatibile con l'effett0 90° mentre
le teorie correnti mi paiono oscure al riguardo
CARLO
Ti paiono oscure perché non le hai capite. Quindi ti ari-ari-consiglio l’Olivieri-Ravelli.
Un tale mi mandò le pagine del Berkeley dicendo che erano chiarissime
ma che lui non le aveva capite abbastanza per spiegarle ad altri:
modestia, sfottitura o bugia?

io tocco con mano che il moto parallelo magnete-filo non genera tensione,
un singolo elettrone che ne sa di come è messo il filo?
anche lui sarà *eccitato*!
non viaggia perchè lui vorrebbe girare a 90°?
ma se tu metti sotto tensione una maniglia, quello che vuoi fulminare
ci resta ovunque tocchi la maniglia !!!
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se il c.e. è costante-continuo, avremo una tensione e una corrente continue; se il c.e. è alternato, avremo una tensione e una corrente alternate.
GINO
per il continuo finiamo negli omopolari,
attendo lumi da i.s.f. (mi sa che attenderò un pezzo)
CARLO
Prima di passare agli omopolari, cerca di capire bene i …bipolari, altrimenti fai solo tanta confusione.
la confusione la fanno coloro che vogliono imporre o la forza di Lorentz
o la legge di Faraday a oggetti che fanno i cavoli loro :-)

richiamo nuovamente la tua attenzione sulle foto 14-15-16 in
https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
quali forze agiscono?
- la forza di Lorentz no (lo dice pure T.Russo)
- i magneti somo fermi, qundi non c'è un campo elettrico nei pressi (lo dice
Einstein e Fabri confermò che questo è ancora vero)
- possiamo rimediare con la RR che dice che possiamo metterci nel riferimento
dove i magneti sono visti in moto? (lo dice sempre Fabri);
no perchè anche i fili sono fermi

si rimedia, immagino, dicendo che i traformatori sono un caso a parte dove
il campo elettrico c'è anche se i magneti sono fermi: se c'è corrente
allora *bisogna* che ci sia un campo elettrico (così la *duplice spiegazione*
di Feynman diventa triplice).

beh, a me i *bisogna che* non piacciono:
me li ingugno solo se non c'è modo di farne a meno

ma su questa questione ci stò ancora ruminando, mi è venuta in mente or ora
(e grazie a te, nonostante e forse grazie alle tue pesciate in faccia)
gino-ansel
2019-07-31 05:20:24 UTC
Permalink
ovviamente i *magneti* in

-----------------------------------------------------
richiamo nuovamente la tua attenzione sulle foto 14-15-16 in
https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
quali forze agiscono?
- la forza di Lorentz no (lo dice pure T.Russo)
- i magneti somo fermi, qundi non c'è un campo elettrico nei pressi (lo dice
Einstein e Fabri confermò che questo è ancora vero)
- possiamo rimediare con la RR che dice che possiamo metterci nel riferimento
dove i magneti sono visti in moto? (lo dice sempre Fabri);
no perchè anche i fili sono fermi
si rimedia, immagino, dicendo che i traformatori sono un caso a parte dove
il campo elettrico c'è anche se i magneti sono fermi: se c'è corrente
allora *bisogna* che ci sia un campo elettrico (così la *duplice spiegazione*
di Feynman diventa triplice).
-----------------------------------------------------------------

e' il nucleo magnetizzato dal solenoide

se poi mi dici che il tuo c.e. è quello del solenoide in tensione,
primo: mi pare un bel casino :-)
secondo: i solenoide arriva a metà della zona utile

(t'avevo detto che la cazzata è recente e che ci devo ancora ruminare)
p***@gmail.com
2019-07-31 12:20:32 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Il giorno martedì 30 luglio 2019 23:37:14 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
non c'è dubbio che l'osciloscopio mostra una corrente nella spiretta, poi
ovunque lungo il ferro c'è indubbiamente un campo magnetico variabile
(la causa prima su cui concordiamo)
CARLO
Se è per questo non osservi nemmeno il campo magnetico, ma PRESUMI che ci sia perché vedi una corrente indotta.
GINO
nò, il campo magnetico del nucleo di ferro lo avverti avvicinando un altro
pezzo di ferro,
CARLO
E il campo elettrico lo vedi se apri il circuito indotto e avvicini un corpo elettrizzato tra le sue due estremità (forza di Coulomb). Tra i due casi non c'è alcuna differenza, se non nell'intensità della forza (serve un c.e. di diverse migliaia di V/m affinché la forza sia percepibile ai sensi)
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
carlo
Ma, allora, se vedi una corrente indotta devi anche PRESUMERE che ci sia un campo elettrico che la genera.
Post by gino-ansel
GINO
al massimo posso ammettere un c.e. nella bobina e nella spira (se presente),
ma preferei dire chè una corrente che genera un c.e. se ci metti un
condensatore
CARLO
Ancora con questa sciocchezza? Non l’hai ancora capito che, se la spira è aperta C’È UN CAMPO ELETTRICO ANCHE SENZA ALCUNA CORRENTE?
…E che quindi la tua affermazione: <<c'è una corrente che genera un campo elettrico>> è ambigua, confusa, e ti fa fare di tutta l’erba un fascio?
GINO
-------------------------------------------------------------------
... Questo però aumentò la mia perplessità e fu per questo che mi domandai se invece l’interazione potesse avvenire *nei pressi* del filo e senza la presenza del campo elettrico anche quando è il magnete a muoversi. Purtroppo dovetti ricredermi perché in “L’evoluzione della fisica” di Einstein-Infeld si legge che il campo, nato come una descrizione grafica del fenomeno, è vero e proprio oggetto fisico: “Dobbiamo ammettere che il campo elettrico esiste anche in mancanza del circuito necessario per accertare la presenza di una corrente indotta … Nella teoria di Maxwell non vi sono attori materiali”. Nel volumetto su Maxwell in "Grandangolo, vol. 23" del Corriere della Sera (a cura di Sara Barbieri) si legge: "...Cosa accadrebbe se non ci fosse un conduttore? Scomparirebbe anche la circuitazione del campo elettrico? Certamente no, ciò che scomparirebbe sarebbe soltanto la corrente elettrica semplicemente perché il campo elettrico non troverebbe nessuna carica libera da poter spostare. Ma il campo elettrico … esisterebbe tale e quale".
-------------------------------------------------------------------------
CARLO
Non capisco come tutto ciò possa motivarti ad eliminare il c.e. nei fenomeni di induzione elettromagnetica.
Post by gino-ansel
GINO
inoltre la teoria di Maxwell è esclusivamente matematica (lo dice Toscano
e lo conferma pure Einstein): io nella matematica non ci metto piede
CARLO
“Esclusivamente matematica” non può essere, visto che si riferisce alle relazioni tra c.e. e c.m. Tutt’alpiù puoi dire che non è adeguata, che è ambigua, o addirittura che contraddice i fatti osservati. Ma poi devi spiegare IN COSA essa sia inadeguata, ambigua, o in disaccordo con i fatti. Altrimenti si fanno solo tante chiacchiere passa-tempo.
Post by gino-ansel
GINO
io tocco con mano che il moto parallelo magnete-filo non genera tensione,
un singolo elettrone che ne sa di come è messo il filo?
anche lui sarà *eccitato*!
non viaggia perchè lui vorrebbe girare a 90°?
ma se tu metti sotto tensione una maniglia, quello che vuoi fulminare
ci resta ovunque tocchi la maniglia !!!
GINO
la confusione la fanno coloro che vogliono imporre o la forza di Lorentz
o la legge di Faraday a oggetti che fanno i cavoli loro :-)
CARLO
Ma la scienza consiste proprio in questo: nell’”imporre” un ordine a oggetti che fanno i cavoli loro. E se da Galilei in poi, grazie a queste “imposizioni”, la Fisica ha mietuto successi straordinari, vuol dire che si tratta di una buona pratica, anzi, ottima!
Post by gino-ansel
GINO
richiamo nuovamente la tua attenzione sulle foto 14-15-16 in
https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
quali forze agiscono?
- la forza di Lorentz no (lo dice pure T.Russo)
CARLO
Non so chi sia T. Russo, ma non vedo alcun motivo per negare che la forza di Lorentz possa essere solo un caso particolare della legge di Faraday-Lenz.
Post by gino-ansel
GINO
- i magneti somo fermi, qundi non c'è un campo elettrico nei pressi (lo dice
Einstein e Fabri confermò che questo è ancora vero)
- possiamo rimediare con la RR che dice che possiamo metterci nel riferimento
dove i magneti sono visti in moto? (lo dice sempre Fabri);
no perchè anche i fili sono fermi
si rimedia, immagino, dicendo che i trasformatori sono un caso a parte dove
il campo elettrico c'è anche se i magneti sono fermi: se c'è corrente
allora *bisogna* che ci sia un campo elettrico (così la *duplice spiegazione*
di Feynman diventa triplice).
me li ingugno solo se non c'è modo di farne a meno
CARLO
Continuo a non capire come tutte queste considerazioni autorizzino anche soltanto *l’ipotesi* che nel fenomeno dell’induzione elettromagnetica si possa fare a meno del campo elettrico. O lo eliminiamo del tutto sostituendolo con un’altra grandezza fisica più adeguata, oppure ti rassegni a “sorbirtelo” anche nei fenomeni induttivi. Io non vedo alternative che si accordino con l’osservazione.
gino-ansel
2019-07-31 18:15:21 UTC
Permalink
Il giorno mercoledì 31 luglio 2019 14:20:33 UTC+2,
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
Post by p***@gmail.com
CARLO
Se è per questo non osservi nemmeno il campo magnetico, ma PRESUMI che ci sia perché vedi una corrente indotta.
GINO
nò, il campo magnetico del nucleo di ferro lo avverti avvicinando un altro
pezzo di ferro,
CARLO
E il campo elettrico lo vedi se apri il circuito indotto e avvicini un corpo elettrizzato tra le sue due estremità (forza di Coulomb). Tra i due casi non c'è alcuna differenza, se non nell'intensità della forza (serve un c.e. di diverse migliaia di V/m affinché la forza sia percepibile ai sensi)
se il circuito indotto è la spira dove circola corrente, mi pare d'aver sempre
ammesso che ci può essere un c.e. o addirittura quella roba che piace a Falzone
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
-------------------------------------------------------------------
... Questo però aumentò la mia perplessità e fu per questo che mi domandai se invece l’interazione potesse avvenire *nei pressi* del filo e senza la presenza del campo elettrico anche quando è il magnete a muoversi. Purtroppo dovetti ricredermi perché in “L’evoluzione della fisica” di Einstein-Infeld si legge che il campo, nato come una descrizione grafica del fenomeno, è vero e proprio oggetto fisico: “Dobbiamo ammettere che il campo elettrico esiste anche in mancanza del circuito necessario per accertare la presenza di una corrente indotta … Nella teoria di Maxwell non vi sono attori materiali”. Nel volumetto su Maxwell in "Grandangolo, vol. 23" del Corriere della Sera (a cura di Sara Barbieri) si legge: "...Cosa accadrebbe se non ci fosse un conduttore? Scomparirebbe anche la circuitazione del campo elettrico? Certamente no, ciò che scomparirebbe sarebbe soltanto la corrente elettrica semplicemente perché il campo elettrico non troverebbe nessuna carica libera da poter spostare. Ma il campo elettrico … esisterebbe tale e quale".
-------------------------------------------------------------------------
CARLO
Non capisco come tutto ciò possa motivarti ad eliminare il c.e. nei fenomeni di induzione elettromagnetica.
hai tagliato troppo: mi accusavi di non conoscere le teorie correnti mentre
le ho citate in apertura del mio scartafaccio
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
inoltre la teoria di Maxwell è esclusivamente matematica (lo dice Toscano
e lo conferma pure Einstein): io nella matematica non ci metto piede
CARLO
“Esclusivamente matematica” non può essere, visto che si riferisce alle relazioni tra c.e. e c.m. Tutt’alpiù puoi dire che non è adeguata, che è ambigua, o addirittura che contraddice i fatti osservati. Ma poi devi spiegare IN COSA essa sia inadeguata, ambigua, o in disaccordo con i fatti. Altrimenti si fanno solo tante chiacchiere passa-tempo.
che sia un'astrazione matematica lo trovi scritto e documentato in quel
libro di Toscano
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
io tocco con mano che il moto parallelo magnete-filo non genera tensione,
un singolo elettrone che ne sa di come è messo il filo?
anche lui sarà *eccitato*!
non viaggia perchè lui vorrebbe girare a 90°?
ma se tu metti sotto tensione una maniglia, quello che vuoi fulminare
ci resta ovunque tocchi la maniglia !!!
questa a me pare una cosa fondamentale
quel tuo libro si trova in Internet?
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
la confusione la fanno coloro che vogliono imporre o la forza di Lorentz
o la legge di Faraday a oggetti che fanno i cavoli loro :-)
CARLO
Ma la scienza consiste proprio in questo: nell’”imporre” un ordine a oggetti che fanno i cavoli loro. E se da Galilei in poi, grazie a queste “imposizioni”, la Fisica ha mietuto successi straordinari, vuol dire che si tratta di una buona pratica, anzi, ottima!
a quanto pare in i.s.f. non sono ancora riusciti ad imporre il loro
verbo agli omopolari
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
richiamo nuovamente la tua attenzione sulle foto 14-15-16 in
https://digilander.libero.it/gino333/induzionivarie.JPG
quali forze agiscono?
- la forza di Lorentz no (lo dice pure T.Russo)
CARLO
Non so chi sia T. Russo, ma non vedo alcun motivo per negare che la forza di Lorentz possa essere solo un caso particolare della legge di Faraday-Lenz.
un prof.di fisica migrato in i.s.f.(ora lo vedo poco, ma ha la passione
della barca a vela): molto apprezzato dai suoi colleghi, è quello che ha
scritto ciò che trovi in
https://digilander.libero.it/gino333/TRussotoroide.JPG
nel mio scartafaccio c'è altra roba sua, compresa l'ipotesi di un metodo
per misurare il c.e. generato dai magneti in movimento
Post by p***@gmail.com
Post by gino-ansel
GINO
- i magneti somo fermi, qundi non c'è un campo elettrico nei pressi (lo dice
Einstein e Fabri confermò che questo è ancora vero)
- possiamo rimediare con la RR che dice che possiamo metterci nel riferimento
dove i magneti sono visti in moto? (lo dice sempre Fabri);
no perchè anche i fili sono fermi
si rimedia, immagino, dicendo che i trasformatori sono un caso a parte dove
il campo elettrico c'è anche se i magneti sono fermi: se c'è corrente
allora *bisogna* che ci sia un campo elettrico (così la *duplice spiegazione*
di Feynman diventa triplice).
me li ingugno solo se non c'è modo di farne a meno
CARLO
Continuo a non capire come tutte queste considerazioni autorizzino anche soltanto *l’ipotesi* che nel fenomeno dell’induzione elettromagnetica si possa fare a meno del campo elettrico. O lo eliminiamo del tutto sostituendolo con un’altra grandezza fisica più adeguata, oppure ti rassegni a “sorbirtelo” anche nei fenomeni induttivi. Io non vedo alternative che si accordino con l’osservazione.
sarei sciocco ad eliminare il c.e. quando lo si osserva

non capire è lecito, ma non hai argomentato
Michele Falzone
2019-07-29 06:25:51 UTC
Permalink
Post by p***@gmail.com
CARLO
Quelli che tu chiami "indizi" sono in realtà solo la conseguenza del tuo modo non rigoroso di tradurre i fenomeni che osservi in linguaggio fisico. Per questo ti consiglio di leggere con attenzione l'Olivieri-Ravelli che, dal punto di vista delle spiegazioni pratico-concettuali, è il testo di elettrotecnica più chiaro che io conosca.
Io entrerei più nello specifico e per il suo hobby preferito gli
consiglierei il secondo volume e per essere più credibile quando propone i
suoi risultati, di approfondire il terzo volume.

Michele Falzone

http://www.ilmioetere.altervista.org
gino-ansel
2019-07-27 12:54:08 UTC
Permalink
Sempre per avere indicazioni sul meccanismo fisico dell'induzione propongo
Loading Image...
abbiamo un tondo di ferro dolce 22x2,5 cm di cui 13 cm avvolti con un solenoide,
sopra al tondo isolato c'è un altro pezzetto di tondo
la bobina è alimentata dalla rete di casa (lampadina in serie da 64 ohm)

immagino che esistano testi che descrivono queste situazioni,
ma se potessi avitare la fatica d'andarli a cercare (e quella
di districarmi dall'invitabile matematica d'accompagnamento)
ne sarei felice e grato

se la spira viene spostata in vari punti dov'è presente l'avvolgimento
il segnale resta uguale, se viene posizionato dove c'è il tondino nudo
la traccia diminuisce d'intensità ma mano che ci si allontana
dall'avvolgimento,
non si notano grosse differenze transitando sulla zona di separazione del tondo nudo.

E' concepibile come un fenomeno dove non sia protagonista il campo magnetico
del tondo?

Il magnete è fermo: non dovrebbe esserci un campo elettrico nei suoi pressi,
oppure c'è ed e quello dell'avvolgimento?
e dove l'avvolgimento non c'è?

Gli elettroni della spira si possono considerare in moto in un campo magnetico?

l'oggetto consente qualche altra prova: farò sapere
e se qualcuno ha qualcosa da suggerire gliene sarò grato
p***@gmail.com
2019-07-27 17:16:11 UTC
Permalink
Post by gino-ansel
Sempre per avere indicazioni sul meccanismo fisico dell'induzione propongo
https://digilander.libero.it/gino333/solenoidexinduzione.JPG
abbiamo un tondo di ferro dolce 22x2,5 cm di cui 13 cm avvolti con un solenoide,
sopra al tondo isolato c'è un altro pezzetto di tondo
la bobina è alimentata dalla rete di casa (lampadina in serie da 64 ohm)
immagino che esistano testi che descrivono queste situazioni,
ma se potessi avitare la fatica d'andarli a cercare (e quella
di districarmi dall'invitabile matematica d'accompagnamento)
ne sarei felice e grato
se la spira viene spostata in vari punti dov'è presente l'avvolgimento
il segnale resta uguale, se viene posizionato dove c'è il tondino nudo
la traccia diminuisce d'intensità ma mano che ci si allontana
dall'avvolgimento,
non si notano grosse differenze transitando sulla zona di separazione del tondo nudo.
E' concepibile come un fenomeno dove non sia protagonista il campo magnetico
del tondo?
Il magnete è fermo: non dovrebbe esserci un campo elettrico nei suoi pressi,
oppure c'è ed e quello dell'avvolgimento?
e dove l'avvolgimento non c'è?
Gli elettroni della spira si possono considerare in moto in un campo magnetico?
l'oggetto consente qualche altra prova: farò sapere
e se qualcuno ha qualcosa da suggerire gliene sarò grato
Loading...